Settimana «riduzione dei rifiuti»
Anche a Bronte verrà promossa la Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti. A farlo sarà l’Associazione Brontelive, selezionata dal comitato nazionale. «Oggi, soprattutto in Sicilia, vista l’emergenza rifiuti, parlare di riduzione può sembrare paradossale – dichiara Nunzio Saitta, tra i promotori dell’iniziativa – ma informare ed evidenziare sull’impatto ambientale, sociale ed economico che questi provocano può essere utile affinché tutti facciano la loro parte».
ATO CONFRONTO SUGLI AUMENTI PROMOSSO DA PIPPO DE LUCA
Confronto a tratti duro, ma estremamente proficuo fra i 14 Comuni del versante nord est dell’Etna che vanno da Bronte fino a Riposto e l’Ato Joniambiente, che provvede alla raccolta dei rifiuti nell’intero territorio. Su iniziativa del Comune di Maletto, i sindaci ed i rappresentanti degli altri paesi, riuniti nella sede della Provincia regionale di Catania, hanno incontrato il Cda della Joniambiente presieduto da Francesco Rubbino ed il Collegio sindacale della società d’ambito, per affrontare temi riguardanti il servizio e soprattutto i costi che ogni Comune deve sostenere. Sotto esame l’ultima comunicazione della Joniambiente che ha indicato i costi presunti del servizio per il 2009, con i sindaci che hanno anche contestato la distribuzione del personale nel territorio: «Maletto ha voluto questo incontro – ci dice De Luca – per cercare di capire i motivi degli aumenti. L’Ato, infatti, a novembre ci ha inviato una spesa che supera le nostre previsioni». «I Comuni rasentano quasi tutti il dissesto – ha dichiarato il sindaco di Bronte Pino Firrarello – bisogna trovare la soluzione per risparmiare, altrimenti gli Enti locali non avranno la possibilità di inserire in bilancio le somme che l’Ato ci chiede». Tesi condivisa anche da numerosi sindaci fra cui i sindaci di Fiumefreddo, Riposto, Giarre e Piedimonte Etneo. E Rubbino ha accettato di buon grado l’incontro: «La Joniambiente 2 volte l’anno invia ai Comuni il costo presunto del servizio per far si che questi possano inserire le somme necessarie in bilancio. La cifra indicata però e solo presunta. A questa, infatti, vanno sottratti i ricavi che si percepiscono dalla vendita dei materiali della raccolta differenziata. Capisco le perplessità dei sindaci. Per questo su proposta dei primi cittadini, il Cda comunicherà loro di non tener conto di questa ultima comunicazione, ma di far riferimento a quella di marzo. Quando avremmo il quadro completo dei costi e dei ricavi comunicheremo le cifre definitive. Sulla distribuzione del personale in servizio fra i Comuni condivido a pieno le perplessità rivolte alla Aimeri Ambiente, e mi farò io stesso portavoce delle loro istanze». Per Rubbino il costo del servizio comunque può diminuire solo se aumentano gli indici di raccolta differenziata: «Lo dico sempre perché è vero. La raccolta differenziata è un obbligo di legge e va fatta per ricavare di più, conferire meno in discarica e pagare tutti meno».
L. S. fonte “La Sicilia” del 22-11-2009