Le pompe del pozzo di Ciapparazzo sono già spente. Da mezzanotte di ieri, dalla grossa condotta idrica che fa viaggiare dalle montagne di Bronte ben 700 litri di acqua al secondo fino ai rubinetti delle case di 17 Comuni dell’hinterland e del versante ovest dell’Etna, non scorre più acqua. Le pompe rimarranno ferme da 18 al massimo a 24 ore per permettere ai tecnici della Cogip-Pavesi, che stanno ultimando i lavori di ammodernamento del tratto Bronte-Adrano della Ss 284, di completare il segmento centrale della nuova statale, quello per intenderci subito dopo la galleria di Ciapparo, rimasto incompleto appunto perché attraversato dalla vecchia condotta che fino a oggi ha intralciato lo scavo. Così, già dalle 7 di stamattina i tecnici sono all’opera per tagliare il vecchio tubo di ghisa e innestarlo nella nuova condotta, già realizzata sotto quella che sarà la nuova carreggiata della statale. «Attendevamo l’inizio di questi lavori – dice il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, che nelle vesti di senatore ha fatto finanziare l’opera – perché ci permetteranno di aprire al transito altri 2 chilometri di nuova statale, avvicinando ancora di più Bronte e il versante nord dell’Etna all’area metropolitana». Il resto della strada in direzione di Adrano, infatti, è già pronto dal luglio scorso, ma il presidente dell’Acoset, Fabio Fatuzzo, ha opportunamente preferito evitare l’interruzione della condotta durante il caldo estivo. Così i lavori sono slittati fino a oggi. Tagliata la condotta, i tecnici in 2 mesi toglieranno la montagna di terra dove sotto si trova la vecchia condotta e completeranno la statale, concentrando poi gli sforzi nella realizzazione dell’ultima galleria, quella all’ingresso di Bronte. Intanto, per gli utenti dei Comuni a sud di Bronte gli interrogativi sono tanti. Non è facile, infatti, prevedere per quanti giorni effettivi mancherà l’acqua. L’unica cosa certa è che i tecnici dell’Acoset sono pronti. L’acqua, infatti, una volta immessa in rete, va «accompagnata» serbatoio dopo serbatoio, saracinesca dopo saracinesca, affinché, tutti i punti di distribuzione e le derivazioni tornino in pressione. Secondo il programma, le pompe dovrebbero tornare in azione domani mattina, ma è difficile che tutto torni normale prima di domenica. Questi i Comuni alimentati dalla condotta Ciapparazzo e dove si verificheranno disservizi: Aci Bonaccorsi, Aci S. Antonio, Adrano, Belpasso, Camporotondo Etneo, Gravina di Catania, Mascalucia, Nicolosi, Pedara, Ragalna, San Giovanni la Punta, San Gregorio di Catania, San Pietro Clarenza, S. Maria di Licodia, Valverde e Viagrande. Nella rete idrica di Biancavilla (Comune non socio dell’Acoset) verranno a mancare i 27 litri di acqua al secondo fornita dall’Acoset.
Fonte “La Sicilia” del 22-11-2012