Si torna nel passato, grazie a una iniziativa promossa da SiciliaAntica sede di Bronte e Maletto, e appoggiata dal Cai Bronte, dalle Pro Loco di Bronte, Maniace e Maletto, e dai Comuni di Bronte, Maniace, Maletto e Cesarò. L’iniziativa, oltre che a ripulire una zona naturalistica di alto interesse, grazie alla presenza delle Forre laviche del Simeto, è servita a riportare alla luce vecchie storie, legate alla colonizzazione Normanna. «La grande targa posta accanto al Ponte di Serravalle serve a ricordare la scomparsa di un monumento importante – dichiara l’archeologo Antonino Luca, che ha curato la ricostruzione storica della vicenda – il ponte Cantera, posto sul Simeto, e ora sepolto dalla Sp 87, era stato costruito da Ruggero II nel 1121. Era sulla Trazzera Regia interna che collegava Palermo a Messina, passando per Troina, Cesarò, Maniace, Randazzo e poi seguiva la valle dell’Alcan – tara fino a Taormina, per poi costeggiare il mare. Di questo ponte è rimasto ben poco, solo qualche vecchio pilone in pietra, visibile solo scendendo lungo il fiume e quasi irriconoscibile. La targa nel ponte era stata messa da Ruggero, per dedicare l’opera alla madre, Adelasia, morta nel 1118. Di questa targa abbiamo avuto notizia grazie a Benedetto Radice, storico brontese che la fotografò, tramandandola ai posteri. Il ponte Serravalle, invece, fu costruito intorno al 1769, e serviva per superare il torrente Troina, che lì vicino si immette nel Simeto. Il ponte, ripulito grazie al lavoro dei volontari, è attualmente inagibile». La targa posta alla presenza del sindaco di Bronte, Graziano Calanna, di Maletto, Salvatore Barbagiovanni, del vice sindaco di Cesarò, Antonio Salanitri, e dell’assessore di Maniace Rodolfo Arcodia, oltre alla presenza dei presidenti delle varie associazioni e delle forze dell’ordine, riporta la stessa scritta che era posta sul vecchio ponte, e indica con due frecce i due ponti, quello Cantera, ormai scomparso e quello di Serravalle spesso scambiato per l’altro ponte. Alla fine della cerimonia, preceduta dalla pulizia di tutta la zona, un rinfresco a base di fragole è stato offerto dall’ammini – strazione comunale di Maletto, grazie alla gratuita collaborazione di un produttore locale. Un tuffo nel passato, che ha riportato alla luce un periodo storico importante per la Sicilia. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 28-05-2018