ANCORA UNA VOLTA AMBULANZE BLOCCATE. Quando finirà questa vergogna?
A velocità super fin dentro l’ospedale di Bronte per poi rimanere bloccati a 100 metri dalla tettoia del Pronto Soccorso. E’ il rischio che quasi ogni giorno corrono le ambulanze del 118 dell’intero versante nord dell’Etna, che spesso restano imprigionate a causa del posteggio selvaggio lungo il vialetto interno dell’ospedale “Castiglione Prestianni” di Bronte. E ieri mattina l’episodio si è ripetuto. Un’ambulanza del 118 di Randazzo è arrivata a sirene spiegate in ospedale trasportando un paziente colpito da un blocco intestinale. Superata la barriera di ingresso, però, è stata costretta a fermarsi perché vicino alla curva le auto in sosta ne impedivano il passaggio. Agli operatori del 118 così, nonostante piovigginasse, altro non è rimasto che sollevare la barella e terminare il soccorso a piedi fino alla tettoia del Pronto Soccorso, dove attendevano i medici. Due episodi che, in verità, non dovrebbero verificarsi in un ospedale come quello di Bronte, che è l’unico baluardo sanitario nell’intero versante nord dell’Etna e dei Nebrodi, come conferma il direttore sanitario dott. Salvatore Scala: «Non abbiamo assolutamente intenzione di nasconderci dietro un dito: il problema esiste ed è serio. Per risolverlo, nei mesi scorsi ho destinato 3 impiegati a filtrare gli ingressi motorizzati in ospedale e vigilare sulla percorribilità del vialetto. Purtroppo, però, la direzione centrale dell’Asl ha destinato questo personale ad altri compiti e io altro non ho potuto fare che sopperire in parte con il personale delle pulizie, che ovviamente non è preparato a svolgere questo lavoro, che è più difficile di quanto voi possiate pensare. A questo inconveniente – continua Scala – aggiungiamo il fatto che i lavori di ammodernamento dell’ospedale riducono enormemente gli spazi per posteggiare. Comunque, colgo l’occasione per comunicare che prossimamente, proprio a causa dei lavori, l’accesso nelle aree dell’ospedale sarà consentito soltanto alle ambulanze e ai disabili. Ma il problema dovrà comunque essere affrontato e risolto, individuando nuove aree di parcheggio esterno che ci consentano di liberare tutto l’ospedale dalle auto. Solo così – conclude il direttore Scala – si eviteranno ingorghi nel vialetto».
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 05-12-2007