Piccoli segnali dopo l’audizione dei sindaci di Bronte, Maletto e Randazzo di fronte la VI Commissione “Salute, Servizi sociali e sanitari” dell’Assemblea regionale siciliana, presieduta dall’on. Giuseppe Laccoto, per chiedere la riapertura del Punto nascite dell’ospedale sospeso per mancanza di medici. Il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, ha annunciato che oggi dovrebbe riaprire l’ambulatorio di Ginecologia in ospedale. «Mi è stato ufficialmente preannunciato dall’Asp – ha affermato il sindaco – il servizio sarà attivo grazia all’arrivo di un ginecologo che sarà collaborato da un infermiere. Ovviamente noi continuiamo a chiedere con forza l’apertura del Punto nascita, ma consideriamo la riapertura dell’ambulatorio un primo passo verso la normalità che dovremmo presto raggiungere». E per Bronte normalità vuol dire un ospedale migliore rispetto a quello attuale: «E non potrebbe essere diversamente – continua Firrarello – solo la follia di una certa politica moderna ha potuto ideare una sanità che vede tanti ospedali efficienti nella città di Catania e lascia scoperta un’intera provincia. Vi ricordo che Catania vanta 300mila abitanti, mentre nel resto della provincia risiedono 800mila persone».
E che a Bronte debba esserci un ospedale più efficiente è convinto anche il deputato regionale dei Popolari e Autonomisti, on. Giuseppe Lombardo: «Ho chiesto – afferma – al direttore Iacolino tempi certi sulla proposta di modifica della rete ospedaliera che il governo regionale deve esitare e portare in commissione salute. C’è il rischio concreto che si privino interi comprensori della provincia di Catania dell’assistenza sanitaria pubblica. La carenza di medici è divenuta insostenibile». «Insieme ai sindaci di Bronte e Maletto – conclude il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi – ho rivendicato il diritto degli abitanti del nostro comprensorio ad avere un’offerta sanitaria efficiente. Un ringraziamento all’on. Lombardo che ha denunciato con forza il rischio concreto che si privino interi comprensori dell’assistenza sanitaria». Fonte “La Sicilia” del 20-07-2023