L’iter per l’ammodernamento dell’ultimo lotto del tratto Bronte – Adrano della Ss 284, quello che dal chilometro 26 arriva allo svincolo con la superstrada Adrano-Paternò, sta per compiere un altro importante passo. Dopo che l’assessorato regionale al Territorio ha fornito il parere positivo alla variante, permettendo al progetto di approdare al Consiglio nazionale dell’Anas, nei prossimi giorni verrà firmato il Cis (contratto istituzionale di sviluppo). Si tratta di un atto negoziale sottoscritto dal ministro per la Coesione territoriale, d’intesa con il ministro dell’Economia e Finanze, dalla Regione siciliana e dall’Anas. Costituisce lo strumento con cui Governo e Regione si impegnano a collaborare e coordinarsi per il monitoraggio periodico degli impegni assunti e a rimuovere gli ostacoli che dovessero sorgere nel corso della realizzazione dell’intervento. Nel Cis vengono definiti tempi di attuazione, responsabilità dei contraenti, criteri di valutazione e monitoraggio e sanzioni per eventuali inadempimenti, ma soprattutto servirà ad accelerare i tempi. «E di accelerare i tempi c’è veramente bisogno – lamenta il sindaco di Bronte, Pino Firrarello – da anni l’opera è stata finanziata dal Cipe con 54 milioni di euro. Pensate era l’agosto del 2011. Poi ci sono voluti anni per definire tutto. Solo 8 mesi sono stati necessari alla Regione siciliana per approvare la variante al progetto. La verità è che spesso quando c’è di mezzo la burocrazia della Regione siciliana si è costretti a rallentare. Spero che la firma a questo documento venga posta immediatamente. Poi non ci dovrebbero essere più ostacoli e si potrebbe pubblicare la gara d’appalto». E sono tanti i pendolari attendono la realizzazione di un’opera importante per collegare al meglio l’area metropolitana con il versante nord ovest dell’Etna che, eccezion fatta per questa strada già in buona parte ammodernata, viaggia su una rete stradale lenta piena di curve ed anacronistica che ha aumentato le distanze con i centri turistici e l’aeroporto, tenendo ovviamente lontani i flussi turistici e diventando un freno per lo sviluppo dell’economia. Come per il primo lotto i cui lavori sono stati completati, sarà realizzata una strada ad unica carreggiata composta da due corsie di 3,75 metri ciascuna, con l’intera piattaforma stradale che sarà larga 10 metri e 50 centimetri. «Aspettiamo – conclude Firrarello – la sottoscrizione del Cis, ma staremo tranquilli solo dopo la pubblicazione del bando di gara che speriamo venga fatto prima dell’arrivo dell’estate e l’inizio dei lavori di un’opera che ha il compito di avvicinare il versante nord dell’Etna all’area catanese».
L. S. Fonte “La Sicilia” del 22-04-2014