«Una proposta di taglio enorme. Un danno per l’economia del territorio incalcolabile che, nel caso in cui venga attuato e colmato, si ripercuoterà per anni nella viabilità del versante nord ovest dell’Etna». Sono le parole del sindaco di Bronte Graziano Calanna alla notizia che 3 milioni e 400 mila euro dei fondi per realizzare la strada di collegamento fra la Ss 284, ben oltre l’uscita sud del paese, con il viale Kennedy e la zona artigianale sono stati stralciati. «Io non posso credere – continua il sindaco – che l’assessore Marco Falcone di Forza Italia, che si è sempre dichiarato amico d Bronte e dei brontesi, invece di aiutarci a risolvere un problema tecnico utile a proseguire l’iter di questa strada finanziandoci i mancanti 800 mila euro, che il bilancio di un Comune come Bronte non potrebbe mai permettersi, abbia deciso così. L’assessore, infatti, sa bene quanto questa nuova strada sia importante. I brontesi non posso accettarlo. Per questo ho scritto al presidente della Commissione Bilancio della Regione siciliana, Riccardo Savona, anch’egli di Forza Italia, chiedendo di essere adito. La Commissione dovrà ascoltarci – conclude – il taglio delle somme già finanziate rischia di compromettere la realizzazione dell’opera in un territorio che, con grande fatica, cerca riscatto dal punto di vista della mobilità». La strada che è stata progettata, infatti, per Bronte è una perfetta circonvallazione. Lunga quasi 3 chilometri snellirebbe non poco il traffico a vantaggio dell’intero territorio.
«Solo quando il Comune di Bronte –replica l’assessore alle Infrastrutture della Regione siciliana Marco Falcone – consegnerà il progetto nel rispetto delle richieste formulate da tempo, saremo in grado finanziare l’opera». Falcone fa intendere che ci sia qualcosa da rivedere nell’incarico di progettazione di questa strada, affidato ormai da decenni. «Tutti gli incarichi dei progetti del Patto per il sud – infatti spiega – che soggiacciono alle norme comunitarie, devono essere affidati con evidenza pubblica e questo progetto non è stato affidato con questo sistema. Esiste però la possibilità che questa opera venga finanziata con altre risorse rispetto a quello del Patto per il sud ed in particolare con dei fondi individuati dagli assessori Gaetano Armano e Bernardette Grasso ed erogati dal ministero». Fonte “La Sicilia” del 13-11-2019