Le discariche a cielo aperto piene di amianto continuano a preoccupare i cittadini ed impegnare le Amministrazioni. Ignazio Incognito di Bronte, segnalando una tonnellata di amianto sita a 7 km dal centro di Bronte sulla strada provinciale 121 in direzione di Adrano, ci scrive: «Da più di 2 anni segnalo questa discarica a cielo aperto, ma sono ignorato puntualmente. C’è circa una tonnellata di amianto e gli incivili continuano puntualmente ad aggiungere veleno, cucine e frigoriferi. Addirittura qualcuno con un veicolo ha accostato tutti i rifiuti che erano così tanti da ostruire il passaggio. Ho contattato il sindaco, ma non ho avuto risposta». «Il 22 settembre scorso – replica il sindaco Graziano Calanna – è stata espletata la gara per rimuovere questa discarica. Prima quindi che arrivasse la vostra segnalazione. Una gara riservata a ditte specializzate, inoltre, non si espleta in un giorno.
Fatto ciò, ottenuta l’autorizzazione dell’Asp, si procederà a rimuovere i rifiuti, che ricordo si trovano ai bordi di una strada provinciale. Come sancito da alcune sentenze, infatti, dovrebbe essere la Città metropolitana ad intervenire. Purtuttavia il Comune, a tutela della salute dei propri cittadini lo fa in sostituzione ogni volta che giungono segnalazioni o che rinviene discariche del genere. Il signor Incognito segnala da 2 anni? E noi siamo sempre intervenuti, per poi accorgerci che dopo appena qualche settimana il sito è stato nuovamente deturpato. Non è vero –infine conclude il sindaco – che il signor Incognito non ha avuto risposta perché, su indirizzo dell’Amministrazione, la Polizia municipale ha sporto denuncia contro ignoti e gli uffici hanno iniziato l’iter per la pulizia dell’area che avverrà a giorni». Fonte “La Sicilia” del 26-09-2020
A seguito della segnalazione del signor Incognito pervenuta alla redazione di Bronte 118, abbiamo effettuato un sopralluogo sulla strada indicata, e inoltre sulla SP 94, nei pressi del vecchio macello ora deposito dei mezzi della ditta che raccoglie i rifiuti, in contrada Barriri, sulla strada che dalla curva di Capace sale verso i lochi e sulla strada posta dietro Monte Barca, come potete vedere dalle foto scattate in data 24 settembre, la situazione è ovunque grave. Purtroppo i primi colpevoli di questo orrore sono proprio quelli che abbandonano i rifiuti. Ma c’è da dire, che i controlli sono scarsi, come dichiara lo stesso sindaco nell’articolo “E noi siamo sempre intervenuti, per poi accorgerci che dopo appena qualche settimana il sito è stato nuovamente deturpato”; controlli più severi e anche ausilio di telecamere, come avvenuto in altri siti, e soprattutto quando non c’è civiltà, la repressione deve essere dura e certa. Questi scempi non fanno bene all’ambiente, e neanche a chi investe in questi territori. E come cittadini, siamo i primi a dovere segnalare episodi simili. Luigi Saitta