La Prefettura di Catania lancia l’allarme sul rischio esondazione del Simeto, a causa dell’annunciata apertura delle paratie della diga Ancipa e a Bronte scatta il Piano di Protezione civile. Fortunatamente però lo svuotamento dell’invaso è stato annullato e così l’allarme è momentaneamente rientrato. La comunicazione urgentissima da parte della Prefettura di Catania invitava i sindaci, gli Enti interessati, le forze dell’Ordine del versante occidentale dell’Etna da Randazzo fino a Catania, e il dipartimento regionale della Protezione civile, a “disporre il controllo delle aree interessate dalla eventuale esondazione del Simeto derivante dalla manovra di scarica della diga Ancipa”. In pratica per 2 ore, dalle 10 alle 12, la diga avrebbe dovuto aprire le paratie, riversando nell’alveo del fiume Troina, che a Bronte si congiunge al Simeto, migliaia e migliaia di metri cubi di acqua. Di conseguenza il sindaco ha dato disposizione a formare delle squadre di Protezione civile, pronte a monitorare il livello delle acque del fiume e avvertire residenti e agricoltori sul rischio esondazione. Intorno alle 11 però, una mail, sempre della Prefettura di Catania, ha avvertito che l’operazione era stata annullata e tutti hanno tirato un sospiro di sollievo. «In passato – afferma il sindaco Graziano Calanna – i territori adiacenti al fiume Simeto, in concomitanza con le annunciate manovre di scarico della diga Ancipa, hanno subito una piena improvvisa del fiume che, in poche ore, ha divorato terreni, agrumeti e vivai, allagando case e mettendo a rischio la vita di residenti e agricoltori. Capiamo bene – continua il sindaco – che non è possibile per motivi di sicurezza delle popolazioni che risiedono a valle dell’invaso impedire l’apertura delle paratie. Ci domandiamo però perché le operazioni di svuotamento non possano essere effettuate in maniera meno pericolosa». Per questo Grazino Calanna ha chiesto al Prefetto di evitare lo «sversamento repentino delle acque della diga in appena due ore, ma di diluirlo nel tempo, triplicando, se non quadruplicando, i tempi di sversamento.Si eviterebbe così – conclude il sindaco – di sovraccaricare la portata del fiume, in queste ore già abbondantemente alimentato dalle piogge, impedendo al Simeto di tracimare fino ai frutteti». Fonte “La Sicilia” del 27-02-2018