Si è otturata la rete fognaria delle case popolari di via Matteo Selvaggi a Bronte e i liquami sono usciti così velocemente da arrivare fino in strada. L’intervento del Comune di Bronte, nonostante l’edifico sia di proprietà dell’Iacp di Catania, ha evitato che un banale guasto tecnico si trasformasse in una emergenza sanitaria. L’allarme è scattato quando i liquami sono riaffiorati in superfice da un tombino, invadendo il cortile antistante gli appartamenti dove risiedono 18 famiglie. I residenti, già angosciati dal rischio Covid, preoccupati per i miasmi maleodoranti che ormai avevano invaso il cortile, hanno subito segnalato il problema. Così sul posto sono subito arrivati il sindaco Graziano Calanna ed il responsabile dell’ufficio tecnico, ing. Salvatore Caudullo, che non hanno avuto dubbi: bisognava intervenire subito. «Quando una fognatura si ottura è emergenza vera – dice il sindaco Graziano Calanna – vero è che il complesso di edilizia popolare di via Selvaggi è di proprietà dell’Iacp di Catania, ma il Comune non poteva certo lasciare che i liquami continuassero a fuoriuscire aspettando un intervento da Catania.
Dovevamo intervenire». «Intanto – ribadisce l’ingegnere Salvatore Caudullo – siamo intervenuti ed abbiamo ripristinato le condizioni di sicurezza. Ovviamente abbiamo già contattato l’Iacp. Non potevamo aspettare perché con l’aumento delle temperature il rischio di una emergenza sanitaria non era poi così impossibile. In casi come questo bisogna intervenire tempestivamente sempre, ma soprattutto adesso che lottiamo ogni giorno contro il coronavirus». Così l’Ufficio tecnico ha incaricato una ditta ad effettuare i lavori velocemente e l’emergenza è rientrata. Il Comune poi si rivarrà sull’Iacp. Fonte “La Sicilia” del 23-05-2020