Arrivano per i proprietari di fabbricati rurali di Bronte gli avvisi di accertamento Tarsu per gli anni 2006/ 2007. Gli uffici del Comune hanno inviato circa 3000 accertamenti, con l’ammontare delle somme da pagare entro 60 giorni. Ad obbligare il Comune ad inviare gli accertamenti, secondo quanto rilevato dagli uffici, è stata la nuova normativa ed i nuovi criteri di accatastamento per il riconoscimento della ruralità ai fini fiscali dei fabbricati. Ci riferiamo al decreto legge 6/12/2011 n. 201 (cosiddetto decreto Monti Salva- Italia), convertito con legge del 22 dicembre 2011 n. 214, ed al decreto legge 29 dicembre 2011, n. 216 (milleproroghe per l’anno 2012). Il primo provvedimento, in particolare, ha sancito l’obbligo di accatastamento all’urbano, dei fabbricati rurali già iscritti al catasto dei terreni entro il 30 novembre 2012. Di conseguenza, essendo per legge i fabbricati di campagna assimilati a quelli urbani, gli uffici del Comune hanno inviato gli avvisi di accertamenti della Tarsu, che comunque, anche se contengono il conto corrente per pagare, non essendo bollette ma avvisi, invitano i contribuenti a recarsi presso gli uffici comunali per ottenere, nel caso ne fossero beneficiari, le agevolazioni previste dal regolamento comunale. A Bronte, infatti, tutti coloro che sono in possesso di abitazioni rurali, quindi di campagna, lontani oltre 500 metri dal più vicino cassonetto dei rifiuti, possono recarsi presso gli uffici ed ottenere sconti fino al 70%. Se è vero, infatti, che da dicembre 2011 a Bronte si effettua la raccolta differenziata con il ritiro porta a porta, nel 2006 la raccolta dei rifiuti veniva effettuata svuotando i classici cassonetti. Per il consigliere Graziano Calanna gli accertamenti inviati sono iniqui: “Intanto sono stati inviati dopo la campagna elettorale – ci dice – è comunque, oltre a contenere degli errori, non contengono quelle agevolazioni cui i cittadini hanno diritto. Per ottenerli, infatti, i contribuenti devono recarsi al Comune. Allora chiedo la sospensione degli avvisi e la loro rimodulazione. E’ giusto che chi ha un fabbricato paghi nel rispetto delle legge, ma è opportuno che lo faccia nella giusta misura. Sto già organizzando degli incontri sottoponendo la questione all’associazione dei consumatori Codacons”. E questa mattina un nutrito numero di cittadini è venuto al Comune per protestare. Il sindaco Pino Firrarello li ha ricevuti nella sala consiliare. Molti hanno messo in evidenza come gli avvisi conterrebbero degli errori, ma la maggior parte hanno evidenziato l’impossibilità a pagare perché senza lavoro. “Conosco bene la difficile situazione che sta attraversando la cittadina e vi capisco – ha affermato il sindaco Firrarello alla gente – ma l’Agenzia del territorio ci ha inviato l’elenco delle abitazioni di campagna, cui noi dobbiamo applicare le leggi che prevedono il pagamento della Tarsu. Il problema risale al 2006, quando il presidente del Consiglio Romano Prodi, con l’articolo 37 comma 2 della legge 262, ha previsto che tutti gli immobili dovevano essere accatastati. Non tutti lo fecero ed allora l’Agenzia del territorio fece una ricognizione per individuare 3 milioni di costruzioni fantasma. Oggi la ricognizione è finita ed appena la nostra agenzia che si occupa della riscossione dei tributi ha elaborato gli avvisi di accertamento Tarsu, noi li abbiamo inviati. Vi dico però che gli errori che vi sono vanno risolti. Può capitare di farli quando si da inizio ad un procedimento così complesso, ma devono essere risolti. Per questo personalmente vi chiedo scusa, sia se a commetterli sono stati i nostri uffici, sia se a commetterli è stata l’Agenzia del territorio. E certamente inviare l’avviso di accertamento per le abitazioni lontane da centro abitato senza la riduzione del 70% è stato un errore. I nostri uffici però sono pronti ad esaminare le pratiche uno ad uno. Invito quindi i cittadini a recarsi in Comune, ho dato ordine di verificare alla presenza degli interessati ogni pratica, affinché ogni cittadino paghi il giusto”. Alla fine il sindaco ha affermato: “Purtroppo c’è chi strumentalizza la vicenda ai fini politico – elettorali, mettendo in atto un vero e proprio sciacallaggio politico. Fino a quando le economie lo hanno permesso, nessuno ha chiesto sacrifici ai cittadini. Oggi però viviamo un momento di crisi, con la Regione e lo Stato che hanno tagliato la maggior parte dei trasferimenti ai Comuni, non più in grado di agevolare ove possibile i contribuenti”.