Gli Istituti scolastici del versante nord ovest dell’Etna ancora una volta protagonisti del concorso “Le donne: un filo che unisce mondi e culture diverse” organizzato dalla presidenza nazionale del Telefono Rosa. Un progetto che coinvolge le scuole di tutto il territorio italiano per prevenire e contrastare la violenza. Il compito dei ragazzi era quello di preparare dei video spot contro la violenza contribuendo a diffondere il messaggio promosso dal Telefono rosa che si impegna e si batte per prevenire la violenza soprattutto di genere, promuovendo la cultura della comprensione, della tolleranza e del rispetto. I ragazzi, girando i video, non hanno solo approfondito i temi della violenza di genere, ma anche della violenza assistita, della discriminazione, del bullismo, del cyberbullismo e del revenge porn ovvero condivisione pubblica di immagini o video senza il consenso dei protagonisti. E l’8 marzo scorso, per la Festa delle donne si è svolta a Roma la cerimonia di premiazione nel Teatro Ambra Jovinelli. Da quattro anni il Telefono Rosa di Bronte partecipa attivamente al progetto coinvolgendo le realtà scolastiche del territorio. Per due anni ha conquistato il podio l’Istituto Benedetto Radice. Quest’anno sugli scudi, invece, l’Istituto Superiore Branchina di Adrano ed il Capizzi di Bronte che hanno conquistato il terzo posto per le categorie “Violenza sulla donna” e “Revenge Porn”.
Particolarmente soddisfatta il presidente del Telefono Rosa di Bronte, Antonella Caltabiano: «Complimenti ai ragazzi premiati. – ha affermato – Quest’anno abbiamo avuto il piacere di coinvolgere anche la scuola secondaria di primo grado “Luigi Castiglione” cui, durante la premiazione, è stato interamente dedicato un momento perché la prima scuola media in Italia ad essere coinvolta. I ragazzi della scuola media che hanno partecipato alla realizzazione dello spot sono stati circa 60. Visti la valenza e il riscontro di questa prima sperimentazione – ha concluso – ci auguriamo che il progetto possa essere esteso alle scuole secondarie inferiori del territorio nazionale considerando soprattutto gli ultimi fatti di cronaca che ci confermano quanto sia diffusa la violenza anche e soprattutto tra i giovani». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 10-03-2023