Continua l’operazione “Bronte sicura” in occasione della raccolta del pistacchio. Il sindaco, Graziano Calanna, all’indomani dell’incontro a Catania con il prefetto Maria Guia Federico ed il colonnello Alessandro Casarsa, comandante provinciale dei carabinieri di Catania, in cui ha chiesto ed ottenuto il “si” su una imponente operazione di controllo del territorio che scoraggi i ladri di pistacchio nelle campagne in tutto il periodo della raccolta, ieri nella sala della Giunta del Palazzo municipale, insieme agli assessori Francesco Bortiglio e Nuccio Biuso, al presidente del Consiglio comunale Nino Galati ed al consigliere Angelica Catania, ha incontrato i comandanti delle forze dell’ordine che operano nel territorio. Presenti esponenti dell’Arma dei carabinieri, della Polizia stradale, Guardia di Finanza, Corpo forestale, Polizia municipale e pure un rappresentante dell’Associazione nazionale carabinieri. “La chiara disponibilità da parte del prefetto e del comandante provinciale dei carabinieri – ha detto – il sindaco – nel garantire la presenza delle forze dell’ordine in occasione della raccolta del pistacchio, ci dimostra come lo Stato, oltre ad esserci particolarmente vicino, comprende le nostre esigenze. Mi preoccupa l’azione dei ladri intenzionati a rubare il nostro prezioso “oro verde”, ma mi preoccupano ancor di più le possibili imprevedibili reazioni dei produttori che intendono difendere il proprio raccolto ed i risultati di due anni di sacrifici. Esiste poi – ha continuato – un secondo problema, non meno preoccupante – ha continuato Calanna – in questi giorni la maggior parte dei miei concittadini si stanno trasferendo nelle campagne. La città rimarrà semi deserta. Urgono pattuglie anti furti negli appartamenti”. Rassicuranti le risposte da parte dei comandanti delle forze dell’ordine. Gli organici, infatti, saranno aumentati significativamente ed oltre ai mezzi aerei, agenti in borghese ed in divisa gireranno sia nelle campagne che nelle città. I ladri di pistacchio ed i “topi” di appartamento sono avvertiti.
Fonte “La Sicilia” del 04-09-2015