Il Comune di Bronte chiude il lungo e tormentato iter burocratico della gara d’appalto effettuata dall’Urega (Ufficio regionale per l’espletamento di gare per l’appalto di lavori pubblici) per il completamento di 60 alloggi popolari dell’Iacp, iniziati a costruire negli anni 90 e mai completati. Si trovano in contrada Sciara Sant’Antonio ed esattamente in via Matteo Selvaggi. Il Rup (Responsabile unico del procedimento) per progetto, ovvero il capo dell’ufficio tecnico del Comune, ing. Salvatore Caudullo, ha verificato le operazioni di gara, analizzando le varie interpretazioni normative sulle voci del bando. Alla fine non ci sono stati dubbi. Ad aggiudicarsi i lavori, con un ribasso del 30% su un importo di circa 8 milioni, è stata una ditta del territorio nord etneo che, appena le saranno consegnati i lavori, avrà un anno di tempo per completarli. «Finalmente – afferma il sindaco Calanna – si conclude una gara d’appalto che, iniziata con la precedente Amministrazione, dura da più di 2 anni, esponendo l’ente al rischio di perdere il finanziamento. È solo grazie alla fermezza e competenza dell’ing. Caudullo se siamo riusciti a porre rimedio ai ritardi dell’Urega. Pensate che seguivo questo bando da consigliere comunale e ho continuato a seguirlo da sindaco. Finalmente abbiamo la possibilità di completare questi alloggi che daranno risposte alle esigenze abitative di 60 famiglie, cui non vediamo l’ora di consegnare l’appartamento finito». E i lavori per completare questi appartamenti sono costati parecchio. Il progetto prevedeva lavori per circa 8 milioni di euro, di cui 6 milioni e 317 mila euro sono finanziati dalla Regione, un milione 125 mila euro dall’Iacp di Catania, mentre il resto, circa 900 mila euro, arriva dal Comune. Chi percorre via Selvaggi, infatti, si accorge dell’imponente rudere e dello spazio che lo circonda. Si vede chiaramente che si tratta di palazzine iniziate e non completate e se pensiamo alla domanda di abitazione che esiste, è veramente un peccato. Due enormi palazzine dove sono stati ultimati appena la struttura portante, il tetto, i muri d’ambito e la parte strutturale degli infissi. Il resto è tutto da completare. «Si tratta – aggiunge il sindaco Graziano Calanna – di alloggi a canone sostenibile accessibili non solo dalle famiglie indigenti, ma anche da parte di coloro che hanno un reddito più alto, ma non hanno una casa». Da progetto con i fondi previsti non solo si completeranno gli appartamenti, ma l’intera area sarà dotata di servizi ed infrastrutture, trasformando la zona in una moderna area residenziale. Adesso, definita la gara d’appalto, verranno pubblicati i verbali di gara. Trascorso il tempo previsto per legge, l’aggiudicazione sarà definitiva. Di conseguenza, se non ci saranno ricorsi, potranno iniziare i lavori. L. S Fonte “La Sicilia” del 26-03-2017