Sono 8 (3 in più) i casi di coronavirus a Bronte. Lo comunica il sindaco, Graziano Calanna. «Ci aspettavamo questo dato – afferma – Principalmente si tratta di soggetti sotto controllo e già in quarantena perché sono stati a contatto con persone già contagiate». Nessun focolaio incontrollato attivo dunque, ma solo l’evoluzione di un fenomeno già ipotizzato. «Per questo – continua il sindaco – la città deve stare tranquilla. I brontesi sappiano che rispettando le regole di distanziamento sociale non hanno nulla da temere. Mi preoccupano, invece, le ultime decisioni del Governo nazionale. Io capisco che per questioni economiche c’è l’esigenza di rendere più elastici i provvedimenti, ma temo che questi possano provocare un aumento dei casi. Per questo motivo all’interno delle possibilità garantite dalla norma, quanto agli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, valuterò la possibilità di emanare provvedimenti più restrittivi di quelli emessi dal governo a livello nazionale».
Totalmente stabile, invece la situazione a Randazzo. L’unico soggetto risultato fino ad oggi positivo al test sembra stare bene e nessuno fra coloro che hanno già avuto l’esito del tampone è risultato positivo. «Mi rincuora apprendere –afferma il sindaco Francesco Sgroi – che il soggetto con covid sta bene ed è addirittura sfebbrato. Mi rincuora anche sapere anche che non ci sono altri casi». A Randazzo sono stati circa 100 le persone rientrate dal nord Italia o dall’estero. Di questi 30 sono arrivati in Sicilia da circa un mese e quindi non rappresentano più un pericolo. Dei restanti 70, per 38 è già arrivato l’esito del tampone che fortunatamente per tutti è negativo. Comunque tutti sono in quarantena volontaria. Complessivamente a Randazzo sono già stati effettuati circa 60 tamponi. Attendiamo di concludere il ciclo ed attendiamo gli esiti di coloro già sottoposti al test». L. S. Fonte “La Sicilia” del 16-04-2020