Inceneriti dai piromani 5 ettari e parte del bosco di Roverella. Più di 5 ettari di terreno sono andati in fumo in contrada Nave a Bronte, a causa di tre incendi dolosi che i piromani hanno appiccato intorno le 20, proprio all’imbrunire quando elicotteri e canadair non possono più alzarsi in volo. Un cambio di strategia, forse da tempo studiato appositamente per mettere ko l’intera organizzazione antincendio, dotata di vedette e intere squadre rimaste all’erta per l’intero pomeriggio e costrette ad intervenire con le fotoelettriche, quando credevano ormai di aver trascorso una giornata tranquilla. Vista l’impossibilità di far intervenire i mezzi aerei, il Comandante del Distaccamento Forestale di Bronte, commissario Vincenzo Crimi, ha fatto convergere sul posto le squadre di Bronte e Randazzo e Maniace. Anche i Vigili del fuoco volontari di Maletto sono intervenuti, ed intorno alle 23 l’incendio era stato circoscritto. “Gli incendiari – ha detto il commissario Crimi – hanno appiccato il fuoco in tre punti distanti l’uno dall’altro. Una tecnica ormai ripetuta per diluire la forza dell’azione di spegnimento. I danni li stiamo ancora contando – continua Crimi – ma circa 5 ettari di contrada Nave è andata in fumo e con essi una buona fetta di bosco di Roverella”. Le fiamme hanno pure lambito alcune abitazioni rurali, che comunque non sembrano aver subito danni. Intanto le indagini continuano per identificare i piromani. Le guardie forestali ieri hanno perlustrato il terreno, alla ricerca di qualsiasi elemento che possa far risalire alla loro identità. Intanto per adesso a pagare saranno, purtroppo, i pastori che utilizzano quei terreni per il pascolo. “Quella è una zona boscata – conclude il commissario Crimi – che adesso per legge è vietata al pascolo. I pastori che vi lasceranno pascolare le greggi dovranno essere verbalizzati per migliaia di euro.
Gaetano Guidotto, “LA SICILIA” del 01-09-2007