Continua la lotta in difesa dell’ospedale di Bronte, per superare le difficoltà che impediscono di avere un nosocomio all’altezza di un vasto territorio. A levare gli scudi è Biagio Venia, presidente del Comitato Civico nato a difesa del Punto nascite e dell’ospedale. “Da anni cerchiamo di ottenere un diritto alla salute non di serie B. Dopo la conferma del punto nascita ci aspettavamo che anche gli altri problemi fossero affrontati, ma purtroppo ancora attendiamo. Al Pronto soccorso ci sono letti insicuri, vecchi ed obsoleti, manca il triage, e spesso un solo medico non basta, voglio infine dire che è necessario unirsi a difesa dell’ospedale senza farne una guerra di colore politico”. Anche l’ex sindaco, Pino Firrarello alza la voce a difesa dell’ospedale: “La situazione non è certo rosea – afferma – ma di sicuro migliore rispetto a qualche tempo fa, nel nuovo piano aziendale che andrà a Roma a breve, sarà proposto come ospedale di montagna, una garanzia maggiore, ma è necessario che riprendano i lavori, visto che i soldi sono ancora fermi, e basterebbero anche per rinnovare attrezzature ed arredamenti, la dirigenza dell’Asp, che finora ha dato il massimo, deve fare uno sforzo per completare i lavori”. Il sindaco Calanna, delegato dai colleghi del Comitato dei sindaci, è pronto a chiedere lumi: “Domani stesso farò richiesta formale all’Asp, per un incontro, è necessario accelerare i tempi per riprendere i lavori e per completare l’organico”. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 26-06-2016