Dopo la conferma che si farà la processione del Venerdì Santo a Bronte, resta aperta oggi e domani la mostra inaugurata sabato 9 aprile, presso il convento dei Frati Cappuccini, su “Fede, folclore e tradizione…la cultura consegnata dai nostri padri” con il Concerto della Passione eseguito dal Coro Armonia diretto dal Maestro Pippo Caruso. Il giorno seguente, Domenica delle Palme, sempre nello stesso luogo, con il concerto Iuxta Crucem eseguito dal Coro Polifonico Ven. Ignazio Capizzi, è stata inaugurata la Settimana Santa brontese. Il tutto organizzato dall’Associazione BRONTE: FEDE, FOLCLORE E TRADIZIONE. In queste due circostanze, il presidente Valerio Luca, ha colto l’occasione per fare una richiesta cara a molti fedeli brontesi amanti della tradizione: ha invitato pubblicamente i maestri dei rispettivi cori a riarmonizzare lo Stabat Mater affinché si riprendesse questa consuetudine ormai andata perduta nella nostra cittadina.
Ma tornando all’associazione, essa è composta da giovani che, con l’idea di far rivivere a tutti gli appassionati quella che era la Settimana Santa brontese, dal 2016 si migliorano di anno in anno nell’esposizione sacra. L’ispirazione venne ad alcuni componenti dell’associazione, che iniziarono a esporre alcuni abiti processionali e cimeli tradizionali caduti in disuso. Da allora, un crescendo di iniziative e incrementi, i quali hanno reso la mostra, la manifestazione più attesa come evento in concomitanza alla Settimana Santa.
Il presidente Valerio Luca ha dichiarato: “Quest’anno, oltre all’immancabile apporto di fotografie appartenenti alla collezione di Antonello Caruso, la mostra, ideata e realizzata dall’Associazione, non sarebbe riuscita per come la vedrete se non avessimo affidato l’esecuzione dei lavori edìli nell’arena a Nunzio Intraguglielmo in collaborazione con Giuseppe Cipolla. Come sempre l’esposizione è animata da semplici manichini ma, dietro ognuno di questi, c’è un lavoro certosino per farli sembrare quanto più possibile persone vere, magari somiglianti a qualcuno presente nella collezione di foto e per questo dobbiamo fare i complimenti alla dinamica Maria Mamone per la sartoria e ad Alfia Santangelo per i decori, la quale ha abbellito anche alcune parti presenti dentro il refettorio. Tutto questo lavoro è stato esaltato ancor di più dalla collocazione millimetrica di luci e audio attraverso l’impegno di Ivan Luca, Andrea Calì e Andrea Marsala. Videomaker e direzione artistica a cura di Martina Calì.
Un grazie particolare:
-ai Frati Minori di San Vito, ai Frati Cappuccini, alle Chiese Madre – San Giuseppe – Rosario per la concessione di alcuni beni;
-ai frati Cappuccini nella persona del padre provinciale Fra Luigi Saladdino, per i locali messi a disposizione;
-alle cinque Confraternite della Città di Bronte;
-a tutti gli sponsor che avete visto pubblicati nei manifesti;
-agli esercizi commerciali che hanno contribuito volendo rimanere anonimi;
-tele radio ciclope per le dirette che in queste sere trasmette nelle case dei brontesi a Bronte e sparsi in tutto il mondo”.
Il Presidente riferisce inoltre, che il lavoro realizzato da tutta la squadra è durato all’incirca due mesi. Difatti, visitando il percorso, è possibile constatare il reale impegno profuso nella realizzazione dell’intera esposizione. All’esterno (l’arena), è stata costruita una fedele riproduzione del pretorio di Pilato. Da quì, l’ascesa al Calvario di Gesù dislocata tra il giardino e il chiostro dei Frati Cappuccini. All’interno del refettorio, oltre agli altari della reposizione, i visitatori troveranno una sorpresa: una scena molto suggestiva che, allo stesso tempo, provoca un po’ di soggezione.
In questi giorni le scolaresche stanno visitando la mostra con molto entusiasmo e partecipazione, anche perché è la prima uscita didattica post-Covid.
La mostra sarà ancora fruibile a tutti con ingresso gratuito fino alla mattina del Venerdì Santo, a motivo del rientro di alcune suppellettili che si utilizzeranno durante la processione dalle varie chiese e confraternite.