«Il mercato settimanale è un’opportunità per i clienti e una grande occasione di guadagno per i commercianti. Trasformiamolo in bisettimanale, organizzando un mercato magari più piccolo, più caratteristico e sicuro nel vecchio sito di San Giuseppe». A proporlo è il consigliere Ernesto Di Francesco convinto più che mai che una delle iniziative utili a rendere più viva l’economia cittadina sia l’istituzione di una seconda giornata di mercato all’aperto. «Esatto! – afferma – A Bronte il mercato di svolge ogni giovedì, quando possiamo dire che si riversa a Sciarotta per visitare le bancarelle non solo buona parte del paese, ma anche persone provenienti dai Comuni vicini. Tutti sanno che il sito del mercato anni fa è stato spostato a Sciarotta per questioni di sicurezza e protezione civile. La mia idea è istituire un secondo giorno di mercato durante la settimana e di organizzarlo nel vecchio sito del quartiere San Giuseppe. Io immagino un mercatino a misura di sicurezza, in grado di garantire il passaggio all’interno dei mezzi di soccorso e che offra merci diverse rispetto a quello tradizionale del giovedì. Una possibilità è quella di realizzare una sorta di mercato con prodotti locali sia dal punto di vista artigianale, che agricolo. I mercatini a chilometro zero, infatti, hanno riscosso grande successo perché permettono ai clienti di acquistare prodotti genuini e di qualità per la nostra tavola».
Per adesso si tratta solo di un’idea che presto Di Francesco assicura che si trasformerà in proposta. «Presenterò una mozione in Consiglio comunale – infatti aggiunge – So già che questa proposta è condivisa da diversi consiglieri comunali. In tempi di monopolio degli acquisti online, infatti, è giunto il momento di celebrare i mercati rionali e di quartiere perché rappresentano una grande ricchezza non soltanto per chi ci lavora o per quelli che ancora li frequentano, ma per tutta la società. I mercati all’interno dei centri abitati, infatti, hanno una valenza anche dal punto di vista sociale. Lasciano percepire un grande calore e fanno respirare un’atmosfera allegra ed un profumo di comunità che rischia di scomparire».