L’impresa ha consegnato la certificazione per chiedere il collaudo dei nuovi locali dell’ospedale
Questo momento è stato atteso da ben 6 anni. Tanti ne sono passati da quell’ormai lontano 18 dicembre del 2006, quando furono consegnati all’impresa i lavori di ristrutturazione e ampliamento dell’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte. Secondo programma in 2 anni e con 7 milioni di euro si dovevano realizzare plessi nuovi e ristrutturare quelli vecchi, per dotare un territorio montano e distante dagli ospedali più grandi, di una struttura ospedaliera all’avanguardia. E’ palese che i tempi non sono stati rispettati, ma forse oggi è arrivato il momento di porre fine alla vicenda: “Finalmente – ci dice il direttore dei lavori, ing. Giuseppe Mineo – l’impresa ha consegnato la certificazione per procedere al collaudo statico della nuova Pediatria e del nuovo edificio che ospiterà il laboratorio analisi e gli ambulatori. Personalmente ho già sentito il collaudatore che mi ha assicurato che la prossima settimana consegnerà al Genio civile il collaudo statico. Dal giorno successivo si potrà formalizzare la consegna all’Amministrazione sanitaria dei reparti ultimati”. Per l’ospedale di Bronte, ma soprattutto per il territorio, un momento storico. Il locale ristrutturato della nuova Pediatria è quello che un tempo ospitava gli uffici amministrativi e del direttore sanitario, mentre il plesso del Laboratorio di analisi e degli ambulatori e proprio quello costruito ex novo con ingresso da via Aldisio. Oltre a ciò la consegna dei dei nuovi reparti permetterà all’ospedale di liberare altri ambienti da ristrutturare. “E noi subito dopo – continua l’ingegnere Mineo – in 4 mesi ristruttureremo i reparti di Ginecologia e poi anche quelli di Medicina e Chirurgia”. Mineo assicura anche come attualmente la tabella di marcia dei lavori sia rispettata, confermando che, in assenza di imprevisti, a giugno 2013 i lavori di ristrutturazione dell’ospedale dovrebbero essere totalmente finiti. Quando si parla di tempi però, tutti, compreso il direttore Mineo, visti i precedenti, incrociano le dita: “Confermo da data – conclude infatti – ma in assenza di imprevisti. L’impresa per esempio in passato ha lamentato estenuanti ritardi nei pagamenti e se ciò dovesse verificarsi ancora certo qualche problema, tradotto in ritardi, potrebbe provocarlo, perché è ovvio che l’impresa andrà in sofferenza. Ma se la Regione ritarda i pagamenti – conclude – impedendo all’Asp di essere puntuale, nessuno di noi ha il potere di intervenire”. Comunque vada sembra proprio che tutti i problemi che hanno provocato 4 anni di ritardi siano stati superati e che mese più mese meno, si viaggia spediti verso la conclusione dei lavori. E questa, per un territorio di periferia, è certamente una buona notizia.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 02-11-2012