Da tempo niente spettatori nelle tribune del campo di calcio di via Dalmazia, dove gioca non solo la prima squadra del Bronte, ma anche le categorie giovanili. Adesso il Comune ha un piano per far tornare i tifosi allo stadio. “Ho effettuato – afferma il sindaco Graziano Calanna – un sopralluogo al campo di calcio insieme con l’assessore Ernesto Di Francesco e i tecnici del Comune. In verità non è il primo che facciamo. Già, e sempre per lo stesso argomento un sopralluogo nei giorni scorsi, lo ha effettuato il vice sindaco Gaetano Messina. Oggi però appena arrivati, non solo i vertici della società sportiva, che ringrazio perché con tanta passione allenano ogni giorno decine di bambini, ma anche i piccoli calciatori, mi hanno chiesto di far tornare agibili le tribune. Ed un modo c’è, – continua il primo cittadino – bisogna accelerare un iter burocratico che ci permetterà di investire subito dei fondi del nostro bilancio per far tornare agibile almeno, al momento, la tribuna laterale, quella dedicata all’indimenticato campione brontese Tano Scala”. Il sindaco, infatti, ha incaricato l’Ufficio tecnico di verificare quali lavori fossero necessari per restituire al pubblico la tribuna che permette l’accesso anche di 500 spettatori. Per questo motivo è stata convocata la commissione di vigilanza ed è un corso uno studio per verificare quali lavori possono essere realizzati. “Ed è questo l’iter che dobbiamo per forza accelerare – conclude Calanna – per far si che nei primi mesi del nuovo anno inizino quei lavori necessari a restituire la tribuna al pubblico, nell’attesa che si realizzi il progetto del finanziamento regionale di oltre un milione di euro per l’adeguamento dell’intera a rea sportiva ed anche della tribuna centrale”. Per essere precisi la tribuna Tano Scala è quella scoperta posta dietro la porta sud del campo di calcio. E’ stata intitolata al centrocampista brontese degli anni 80 perchè Scala, oltre a essere scomparso prematuramente, oltre a spiccate doti calcistiche, nel calcio come nella vita ha incarnato perfettamente i valori di lealtà, sacrificio in campo e sportività. Per questo motivo si tratta di una tribuna cui i tifosi sono particolarmente affezionati. Con il finanziamento di oltre un milione di euro cui fa riferimento il sindaco Calanna, invece, si dovrebbe, in futuro, riqualificare gli impianti elettrico, idrico e di riscaldamento, sostituire gli infissi guardando anche al risparmio energetico e rifare i servizi igienici. Da progetto si dovrebbe intervenire non solo nel campo di calcio, ma anche nell’adiacente palazzetto dello sport e nei campi da tennis. I lavori, infine, prevedono interventi per consentire all’impianto di rispettare le norme antincendio. L.S. Fonte “La Sicilia” del 27-12-2017
IL COMUNICATO DEL CONSIGLIERE ANTONIO LEANZA SUGLI IMPIANTI SPORTIVI
Nella qualità di consigliere comunale di Bronte intervengo a seguito del comunicato stampa del Sindaco del 22 dicembre scorso dal titolo “Regalo di Natale ai Tifosi del Bronte” per fare un po’ di chiarezza rispetto alle dichiarazioni rese dal primo cittadino ed in merito agli interventi necessari nell’impianto sportivo di via Dalmazia. In verità un segnale di qualche suo interessamento verso la struttura sportiva si attendeva da più di due anni. Infatti è da circa due anni che tutta la comunità sportiva sollecita in maniera reiterata un interessamento dell’Amministrazione e del Sindaco, dopo avergli segnalato quali sono gli interventi necessari ed indifferibili per mettere in sicurezza la struttura e rendere agibile le tribune. Molte sono state la promesse e gli incontri disattesi nel corso di questi anni da parte del primo cittadino, tra lo stupore e l’imbarazzo di molti dei tifosi e dirigenti sportivi. L’inerzia del Comune ha come riflesso che ad oggi il legale rappresentante della società sportiva calcistica Ciclope Bronte si deve assumere la responsabilità consentire l’accesso al pubblico allo stadio nonostante l’assenza di requisiti di agibilità al fine di permettere ai tifosi di seguire le partite di Prima Categoria. Il Sindaco sa ma non dice che la sua visita “natalizia” scaturisce a seguito di una interrogazione (presentata in data 24 novembre dal sottoscritto e dai consiglieri Di Mulo, Catania e Franco) nella quale puntualmente si rappresentavano gli interventi necessari e indifferibili da realizzare sulla struttura di Via Dalmazia per la sua messa in sicurezza. Il Sindaco sa ma non dice che il precedente sopralluogo del 14 dicembre presso la struttura alla presenza del Vicesindaco Ing. Messina, è stato chiesto dal sottoscritto nella qualità di consigliere comunale a seguito della presentazione della già citata interrogazione. Nel corso del sopralluogo erano presenti anche i dirigenti della squadra di calcio di prima categoria e delle categorie giovanili, il consigliere Rosario Liuzzo ed alcuni dipendenti comunali. Nel corso della visita il vicesindaco Messina si è trattenuto per molto tempo presso la struttura in quanto ne ha voluto effettuare una puntuale disamina, recandosi presso entrambe le due tribune, prendendo atto in particolare delle pessime condizioni strutturali della tribune laterale “Tano Scala” e dell’opportunità di recuperare prioritariamente la tribune centrale in quanto necessita di interventi meno invasivi, più economici e più efficaci. Il Sindaco in assenza della presentazione dell’interrogazione consiliare e del successivo sopralluogo del vice sindaco Messina non avrebbe mosso un dito, come da due anni a questa parte. Adesso tutta la comunità sportiva brontese attenderà con ansia che nei primi mesi dell’anno inizino i lavori presso la tribunale laterale, come dichiarato dal Sindaco. Consiglio al Sindaco di interessarsi molto di più dei beni comuni di Bronte che attraversano uno stato di abbandono e degrado (come denunciato varie volte del sottoscritto e ripreso dalla stampa), dovuto alla assenza di vigilanza ed al fatto che l’amministrazione di non ha ancora individuato forme gestionali per la loro fruizione da parte dei cittadini. L’attenzione alle problematiche inerenti la manutenzione delle strutture comunali credo sia un dovere morale rispetto alle responsabilità che si è assunto come primo cittadino ma anche un’attività amministrativa ordinaria che non necessita nè di spot nè di regali di Natale in quanto i cittadini brontesi da tempo non credono più a Babbo Natale.