Palermo. «Iniziative consistenti e immediate per dare un sostegno alla profonda crisi economica in cui versa il polo tessile di Bronte e un sostegno alle aziende e ai tanti lavoratori che rischiano di perdere la loro occupazione». Questo il tema dell’incontro, svoltosi ieri all’Ars. La riunione – convocata dal presidente della Commissione lavoro, on. Fausto Fagone – ha visto la partecipazione di tutte le sigle sindacali, di operatori commerciali, imprenditori e politici dell’area interessata. Si è cercato di trovare il percorso da intraprendere per creare condizioni di ripresa economica soprattutto dopo il ritiro, da parte dell’azienda Diesel, di un’alta percentuale di commesse. «Il polo tessile di Bronte rappresenta un tassello fondamentale per il sostegno economico di un’intera cittadina – afferma Pippo Di Natale (Cgil) – chiediamo alla Regione un aiuto concreto e immediato di sostegno al reddito di centinaia di lavoratori sospesi. Ci auspichiamo che nel prossimo bilancio della Regione, vengano inserite norme specifiche che diano una boccata d’ossigeno alle tante necessità di chi oggi si ritrova senza occupazione». Il vicepresidente della Commissione bilancio, Nino D’Asaro, ha ribadito «che per aiutare le aziende tessili della Sicilia e i tanti lavoratori bisognerà programmare un futuro più stabile altrimenti qualsiasi iniziativa sarà inutile. Anche se i grandi marchi vanno via alla ricerca di manodopera a minor costo – aggiunge Asaro – bisogna far sì che le aziende siciliane vadano avanti da sole e siano più competitive». Immediata la risposta di Marco Catania, presidente del consorzio «Sicilia Moda»: «In base alla nostra clientela, potremmo anche avere un nostro marchio, ma per far questo bisogna creare le giuste condizioni di sopravvivenza e di mercato». Per il presidente della Commissione al Lavoro, Fagone, «l’incontro è servito a mettere insieme tutte le parti interessate. Si è trattato di una prima audizione che ci porterà a istituire, nel più breve tempo possibile, un tavolo tecnico che attraverso le risorse del fondo sociale europeo e quelle delle agevolazioni alle imprese possa dare un colpo all’emergenza economica e occupazionale. Se le aziende non si ristrutturano, scegliendo strade che non portano all’avanguardia e alla competitività, non ci potrà essere mercato». Il deputato regionale del Pd, Concetta Raia, in un’interrogazione chiede la salvaguardia dei livelli occupazionali.
ONORIO ABRUZZO fonte “La Sicilia” del 13-03-2009