Le monumentali querce di monte Egitto, in territorio di Bronte, in piena zona A del parco dell’Etna, anziane forse anche 500 anni, ieri mattina tappa fondamentale del workshop inerente il progetto di educazione ambientale “Boschi per la Biosfera” promosso dall’Associazione Giacche Verdi di Bronte e la Fondazione tedesca Mhs. Volontarie e studiosi internazionali, infatti, hanno rilevato le particolarità ambientalistiche dei boschi nel Monte Egitto ed, ovviamente, hanno visitato le querce. Il gruppo di escursionisti, a piedi, si è recato dalla casermetta Piano dei Grilli fino al monte: una camminata di 5 km che li ha condotti alle querce monumentali, dove Salvatore Vinciguerra, dottore forestale, ha illustrato le peculiarità del territorio ai giovani volontari del progetto di educazione ambientale e agli esperti stranieri. Presenti, infatti, illustri personalità ambientali provenienti da diversi paesi. Fra questi: Rainer Köpsell, ex direttore dell’Azienda Foreste Sellhorn, e Florian Liedl, architetto paesaggistico ecologico provenienti dalla Germania; Laszlo Peregovits, biologo e Gyula Istvan Simonyi, presidente della Fondazione Bocs Global Think Tank, provenienti dall’Ungaria; Nikola Neshkoski, direttore dell’associazione Eco Logic, Ivan Vulgarakis, esperto ambientale sul inquinamento e Kire Stanojoski, esperto nel trattamento dei rifiuti provenienti dalla Macedonia; Zoran Acimov, direttore della Riserva della Bisofera di Retezat proveniente dalla Romania; Zlatko Marasovi, ingegnere del Parco Nazionale di Paklenica della Croazia. All’escursione ha preso parte anche il sindaco di Maletto, Salvatore Barbagiovanni, nella qualità di Comune partner del progetto ambientale, insieme con il vicesindaco Maria Ausilia Calì. Lungo il percorso, sul versante occidentale dell’Etna, a quote comprese fra i 1150 e i 1600 m. gli escursionisti hanno potuto scoprire la natura della flora tipica dell’Etna caratterizzata da alberi di leccio e di roverella, arbusti di terebinto e ginestra ed esemplari di betulla che è una specie autoctona. Il percorso che si snoda dal piano dei Grilli a 1150 metri in territorio di Bronte consente di far scoprire uno degli itinerari ancora meno noti a livello turistico, ma tra i più affascinanti dell’Etna. Può essere definito un itinerario a oggi “riservato” agli appassionati ed estimatori ben informati che hanno forza e gambe per arrampicarsi a piedi fino a queste meraviglie della natura. Nel percorso, oltre a osservare molte specie anche endemiche della flora caratteristica dell’Etna, è stato interessante scoprire le formazioni laviche, tra cui alcuni canali di scorrimento lavico e grotte laviche del XVII secolo, dalla quale vi sono stati diversi ricchi spunti di conversazione che si è fatta ancora più interessante non appena giunti davanti ai veri e propri monumenti vegetali: le querce monumentali di roverella (Quercus pubescens) che proprio sul Monte Egitto sono tutelati come tesori naturali da proteggere. Alla fine non poteva mancare un lauto picnic a base di frutta e degustazione di prodotti tipici locali particolarmente apprezzati dagli escursionisti stranieri che, su questo versante settentrionale dell’Etna, hanno potuto ammirare una natura incontaminata e bellissima. Questa è stata solo una delle tante tappe del workshop che il connubio di associazioni italo-tedesche stanno organizzando per valorizzare l’ambiente e infondere cultura ambientale. Già nei giorni scorsi, a Maletto, si è tenuta una conferenza sui cambiamenti climatici e i boschi. All’incontro hanno preso parte i giovani volontari europei delle Giacche Verdi Sicilia che a breve faranno da tutor ai bambini delle scuole primarie. «Sostanzialmente un progetto bellissimo – ha dichiarato il sindaco di Maletto, Salvatore Barbagiovanni – che tocca dei temi comuni a tutti e attuali. Sono tante le nostre aree boschive che potrebbero far parte dei boschi della biosfera». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 13-10-2017
IL PROGETTO – Il progetto di educazione ambientale “Boschi per la Biosfera” è stato finanziato dal ministero tedesco dell’Ambiente, Natura, Conservazione e Sviluppo. A presentarlo sono stati la fondazione Manfred Hermsen Stiftung di Brema in
Germania e l’Associazione Giacche Verdi di Bronte. I loro obiettivi sono contrastare i cambiamenti climatici attraverso la riforestazione dei territori, ridurre i livelli di anidride carbonica e la candidatura del riconoscimento di una Riserva della Biosfera
nel territorio delle Valli fluviali dell’Alcantara.