Il ritorno della Sagra del pistacchio di Bronte si confermerà all’insegna della sicurezza e della salubrità. I visitatori che per 2 week end, dal 30 settembre al 2 ottobre e dal 7 al 9 ottobre, si recheranno a Bronte per rendere omaggio all’ “Oro verde Dop”, troveranno una cittadina sicura e cibi somministrati nel rispetto delle norme imposte dall’Asp. Questo l’esito del vertice convocato dall’assessore agli eventi e sviluppo economico, Nunzio Saitta, con le Forze dell’Ordine, l’Anas e l’Asp. “La nostra Sagra – ha affermato Saitta – è famosa per offrire il pistacchio più buono al mondo, riconosciuto dall’Unione europea attraverso il marchio dop. Un evento che attira tantissimi visitatori. Per questo abbiamo chiesto il contributo dell’Asp e delle Forze dell’Ordine, che ringrazio per aver partecipato al vertice. Abbiamo infatti bisogno di un lavoro straordinario affinché ordine e traffico siano sempre sotto controllo. Particolare attenzione, infatti, stiamo tendando di rivolgere alla viabilità. Indicheremo i percorsi alternativi utili per chi vuole solo attraversare Bronte e deve raggiungere altri Comuni”. Presente all’incontro anche il sindaco Pino Firrarello, insieme con il responsabile della prima area Patrizia Orefice ed il responsabile del settore lavori pubblici, ing. Salvatore Caudullo. Intanto è in piena fase di redazione il programma dei due week end. Particolare attesa per la giornata riservata al mondo della scuola organizzata dall’assessore Maria De Luca.
“Il pistacchio – ci dice il sindaco Pino Firrarello – è una delle realtà più importanti della nostra cittadina. Coltivato in un grosso fazzoletto di territorio lavico, ha un sapore unico che ha permesso ai nostri pasticceri ed ai cuochi di dare prova di grande abilità, ottenendo premi e riconoscimenti in tutto il mondo. La Sagra è certamente la sua vetrina più importante. E noi faremo del nostro meglio per onorarlo e farlo conoscere ancora di più”. Intanto in giro si comincia a respirare l’atmosfera tipica della sagra dell’Oro verde. “Si percepisce. – conclude Firrarello – Sento già fra la gente i primi sintomi di “pistacchiomania”, ovvero il desiderio di pistacchio nei dolci e nei cibi che i nostri bravi ristoratori e pasticceri sono pronti a soddisfare”.