Il Consiglio comunale presieduto da Aldo Catania, ha approvato il progetto della strada di collegamento fra la Ss 284 e viale Kennedy. Lo ha approvato dopo una seduta a tratti vibrante, con il consigliere Gaetano Messina che ha chiesto di sapere se fosse stato cambiato il nome del progetto, visto che la strada da realizzare non si collega con la nuova Ss 284 inaugurata dall’Anas nel 2012 ma con il vecchio tracciato, e se fosse stata cambiata la categoria della strada per consentire la realizzazione delle intersezioni che consentono di raggiungere le proprietà private. «Il progetto non è mai stato modificato nei disegni – ha tranquillizzato il progettista ing. Salvatore Grasso – La strada ha una carreggiata di 9 metri e 50 oltre le panchine. Mai il progetto è stato modificato». Alla fine il consigliere Messina, non soddisfatto delle risposte ottenute, dopo un vivace dibattito, ha abbandonato l’aula come forma di protesta. «Mi ricordo che questa strada è stata approvata nel 2012 – ha affermato il consigliere Thomas Cuzzumbo nella prosecuzione della seduta – ed io stesso nel 2015 ho approvato il Prg che conteneva questa strada. Il progetto è identico ad allora, di conseguenza, per coerenza io e il consigliere Massimo Castiglione, da indipendenti, abbiamo il dovere di riapprovarlo».
Poi, dopo una sospensione di 10 minuti, si è svolta la votazione. Il progetto è stato votato favorevolmente dai consiglieri presenti con l’unica astensione del consigliere Nunzio Saitta. «Questa nuova strada – ha affermato il sindaco di Bronte, Pino Firrarello – è importantissima anche ai fini della Protezione civile, altro non è che una nuova tangenziale che consente ai Tir di raggiungere direttamente la zona artigianale, dove lavorano 2mila persone. Il transito veicolare, che vuole solo attraversare Bronte, inoltre potrà non passare più dal centro. Sarà una grande opera al servizio della città». Adesso, pubblicato il progetto approvato dal Consiglio comunale, i cittadini avranno 60 giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni che dovranno essere nuovamente riapprovate dal Consiglio, prima dell’approvazione definitiva da parte della Regione. Fonte “La Sicilia” del 23-07-2024