Nel cantiere del secondo lotto del tratto Bronte-Adrano della Ss 284 è un continuo brulichio di operai. I lavori, infatti, procedono rispettando i tempi scanditi dal cronoprogramma, che prevede la consegna dell’opera nell’estate del 2023. Fra appena più di un anno pendolari e turisti potrebbero avere a disposizione una strada tutta nuova. In verità il tratto in costruzione è lungo appena 4 chilometri, ma i residenti si augurano che questo secondo lotto di lavori, sommato al primo già inaugurato anni fa, avvicini realmente la città all’entroterra etneo. E lo spera anche il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, che questa strada l’ha fatta finanziare per realizzare il suo disegno, quello che definisce il “Progetto Bronte”, fatto di sviluppo industriale attraverso l’area artigianale e soprattutto turistico, con la valorizzazione delle tante risorse ambientali che l’Etna ed i Nebrodi offrono. Per questo Firrarello segue settimanalmente l’andamento dei lavori ed oggi, con soddisfazione, ci dice che presto verrà “varato” il primo viadotto e che a metà giugno l’attuale tracciato non sarà più percorribile: è pronta, infatti, una viabilità alternativa. «Esatto! – spiega il sindaco – Ormai è questione di giorni. Il viadotto Giordano lungo 180 metri sarà presto sistemato sulle fondazioni già realizzate. Mi dicono che sarà un viadotto metallico, già realizzato altrove, che verrà trasportato a pezzi da mezzi pesanti. Non a caso attorno l’area del viadotto sono già state realizzate ampie aree per ospitare le enormi gru che faranno buona parte del lavoro». Ma se il primo è quasi pronto per il varo, i lavori dell’altro viadotto, quello chiamato “Granatello”, continuano.
Si sta procedendo, infatti, a completare le fondazioni. Dove l’impresa appaltatrice, che con 66 milioni di euro deve realizzare l’opera, è quasi alla fine però e nella viabilità alternativa, ovvero quella provvisoria che permetterà agli automobilisti di percorrere la 284 quando i lavori “invaderanno” l’attuale tracciato. «E ormai ci siamo! – infatti rivela Firrarello – A metà giugno, quando è prevista la concessione di determinate autorizzazioni, operai e caterpillar dovranno per forza operare nell’attuale tracciato. Il transito quindi sarà deviato sulla pista provvisoria». Ma in quasi tutto il cantiere che i lavori proseguono. Per il territorio un passaggio epocale dal vecchio tracciato pieno di curve a quello nuovo, ovvero una strada di categoria C1, con una carreggiata di 10,5 metri. Una strada simile, insomma, a quella del primo lotto fino all’abitato di Bronte. Strada che oltre ai 2 viadotti avrà 2 gallerie artificiali “Cannatella” di 95 metri e “Naviccia” di 42 metri, 8 piccoli ponti di cui 7 per evitare che la viabilità secondaria intralci la corsa dei veicoli e uno per lo svincolo da realizzare a nord di Adrano dove si trova il passaggio a livello della Ferrovia Circumetnea.
«Se penso – conclude Firrarello – che ho immaginato questa strada ben 40 anni fa, i sentimenti sono contrastanti. Soddisfazione da una parte nel vedere realizzato il mio impegno, ma dall’altra la consapevolezza che è passato troppo tempo. Per tutti questi anni ho dovuto dialogare con 15 ministri e 10 dirigenti Anas, ho dovuto ottenere 7 appuntamenti al Cipe ed effettuare una miriade di incontri tra commissioni ed aule di qualsiasi genere di Parlamento. Per questo – conclude – vi dico che se vogliamo far fare alla Sicilia il salto di qualità è necessario un altro passo». Fonte “La Sicilia” del 29-05-2022