Amministratori e cittadini sul piede di guerra per l’ipotesi di chiusura dell’ufficio postale di Passopisciaro, dopo che nell’annuale report di Poste Italiane inviato all’AgCom l’ufficio in oggetto è inserito tra quelli antieconomici e a rischio chiusura. Avviata già una petizione popolare. «La chiusura definitiva dell’ufficio postale di Passopisciaro, che già adesso opera solo 3 giorni la settimana, sarebbe una dura mazzata per la nostra comunità e per l’intero comprensorio», dice il consigliere comunale Stefano Papa. Nella frazione peraltro non ci sono né banche né altri sportelli abilitati anche per il semplice pagamento di una bolletta e il tutto diventerebbe un dramma soprattutto per la popolazione anziana per la riscossione delle pensioni e per chi non ha mezzi propri per spostarsi. La popolazione è indignata centinaia già le firme di protesta raccolte. «L’Ufficio Postale di Passopisciaro è una risorsa fondamentale per il nostro vasto territorio – ribadisce il sindaco Salvatore Barbagallo – E l’ipotesi di questa “spending review” risulta alquanto inopportuna applicata in questa direzione. Ci stiamo adoperando come amministrazione per avere dalla Direzione generale di Poste Italiane dei chiarimenti atti a risolvere positivamente la questione, siamo inoltre disposti a discutere con l’Azienda la possibilità di collaborare insieme e gestire in sinergia uno sportello multifunzione, sia postale che comunale». «La nostra ferma volontà – conclude il primo cittadino castiglionese – è quella che l’Ufficio Postale di Passopisciaro deve rimanere a Passopisciaro».
Michele La Rosa fonte “La Sicilia” del 24-07-2012