Per quasi due anni è stato detenuto in un ambiente «inumano e degradante», per questo sarà risarcito economicamente e con uno sconto della pena. Lo ha deciso il magistrato del Tribunale di Sorveglianza di Agrigento, Walter Carlisi, che ha accolto il reclamo presentato dall’avvocato Maria Lo Giudice per conto di un 58enne originario di Napoli. Il magistrato, sulla base delle relazioni fornite dall’amministrazione penitenziaria delle carceri di Benevento, Foggia, Salerno, Cosenza ed Agrigento dove l’uomo è stato recluso sino al gennaio scorso, ha riconosciuto che il detenuto per 598 giorni è stato costretto in uno spazio pro capite inferiore a 3 metri quadrati.
Cioè, si trovava assieme ad altri detenuti in celle che violavano l’articolo 27 della Costituzione – spiega Lo Giudice al Giornale di Sicilia – che stabilisce che la pena detentiva «non può consistere in trattamenti contrari al senso di umanità» e questo principio è il fondamento della Legge penitenziaria secondo cui il trattamento dei detenuti deve essere conforme «ad umanità e deve assicurare il rispetto della dignità della persona». Fonte “La Sicilia.it” CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTO L’ARTICOLO