Non tarda ad arrivare la replica della Società S. Antonio sulla chiusura del centro di riabilitazione e medicina fisica di Maletto. In una nota, il legale rappresentante Meli Nunziata, replica a quanto scritto nella nota inviata dal sindaco all’Asp e all’assessorato alla Salute. “Il trasferimento del centro, è legittimo ai sensi della legge 2/2007 art.24 comma 11. Infatti, oltre a permanere lo stesso budget previsto, l’ambulatorio è stato trasferito in un Comune in cui non esistono strutture simili accreditate, e lo stesso assessorato, con nota N° 19056 del 4 marzo 2015, oltre a scrivere che nessun pre accredito era stato dato a Bronte, ha pure annullato con una delibera in autotutela, l’iter per accreditare altra struttura. – Inoltre – prosegue, lo stesso Assessorato ha recentemente autorizzato lo spostamento di una struttura uguale da Chiaramonte Gulfi a Ragusa, distante oltre 40 km, e non i 5-6 chilometri in cui ci siamo trasferiti noi. Bisogna dire – prosegue la signora Meli – che il nostro trasferimento è stato quasi forzato, in quanto il proprietario dello stabile in cui lavoravamo ha rescisso il contratto, e noi, oltre a non trovare altri locali idonei, avremmo dovuto spendere molto per adeguarli alle normative. Voglio tranquillizzare i malettesi – conclude la responsabile – perché abbiamo messo a loro disposizione un servizio navetta gratuito, per scendere a Bronte, e per ultimo, ma non meno importante, c’è da dire che i nostri utenti, sono per l’80% di Bronte, e il rimanente 20% di Maletto, Maniace e San Teodoro.
Luigi Saitta Fonte “La Sicilia” del 19-03-2015