Bollette aumentate rispetto alle ultime relative al 2018, e lamentele da parte degli utenti. E’ quanto accade a Cesarò, dove, in questi giorni, la popolazione si è vista recapitare le bollette dell’acqua relative ai consumi del 2019, con aumenti che in alcuni casi arrivano ad essere il triplo rispetto al 2018. Da una ricerca, effettuata, sembra che una famiglia media con 4 persone, che fino al 2018 pagava circa 180-200 euro ( di cui 59 euro di canone e il resto di consumi), con la bolletta del 2019 dovrebbe pagare circa 500 euro, con 59 euro di canone e oltre 400 euro di consumi, con un costo più che raddoppiato. Se confermato, sarebbe un autentico salasso per i tanti residenti del Comune sui Nebrodi. Caso a parte quello dell’Istituto delle suore che si è vista recapitare una bolletta di quasi 6.000 euro. Qui è scattato il controllo da parte degli uffici Comunali, che hanno riscontrato una perdita all’interno dell’Istituto. I consiglieri di minoranza, rilevando il malumore della gente, ha proposto la convocazione di un Consiglio Comunale, per discutere del problema e trovare adeguate soluzioni, sia a breve che a lungo termine.
“Da parte nostra non abbiamo rilevato bollette salate – dichiara il sindaco Salvatore Calì – esclusa quella delle suore, in cui siamo subito intervenuti, e un altra di circa 1.700 euro che stiamo facendo esaminare dall’ufficio acquedotto. Dopo il fallimento dell’Eas, purtroppo, la gestione è passata alla Regione che ci obbliga a sostenere tutte le spese, e ad incidere sono soprattutto i consumi di energia elettrica, che per portare l’acqua a Cesarò da Maniace sono abbastanza alti, circa 30.000 euro al mese che paghiamo insieme con San Teodoro, ma che per due terzi sono a carico nostro. A questi vanno aggiunti circa 20.000 euro annui di manutenzione, e il costo dei dipendenti dell’Ufficio Acquedotto, alcuni dei quali part time. Posso dire che da parte nostra abbiamo cercato di fare il possibile per non fare mancare mai l’acqua, in linea di massima le nostre tariffe sono allineate a quelle regionali”.