Una protesta senza precedenti, guidata dalle amministrazioni locali di Cesarò e San Teodoro, ma con la partecipazione dei cittadini che ogni giorno subiscono la mancanza della dovuta assistenza medica. Una protesta ideata e guidata dall’avvocato Katia Ceraldi, sindaco di Cesarò, che ha voluto portare sotto gli uffici Asp di Messina, il malumore di due comunità, da oltre un anno abbandonate dalla stessa Asp e dal governo regionale. Due Comuni rimasti senza un pediatra di ruolo, senza un medico di base, e con la Guardia Medica che funziona a singhiozzo e non garantisce la giusta turnazione. Dopo tante parole, e lettere scritte senza avere le giuste risposte, stavolta la gente è scesa in piazza con in testa i primi cittadini Ceraldi per Cesarò, e l’assessore Tiziana Sangiorgio per San Teodoro. “Da due anni attendiamo risposte – dichiara il sindaco Katia Ceraldi – sia noi che l’Amministrazione che ci ha preceduti da due anni inviamo lettere e solleciti all’asp, ma ci hanno sempre risposto che non ci sono medici, adesso non siamo più disposti ad accettare questo stato di cose, la politica deve intervenire e trovare le soluzioni per aiutare i Comuni più lontani dai grossi centri ed isolati”.
Un incontro è avvenuto tra i rappresentanti dei Comuni e il commissario dell’asp Bernardo Alagna e il dirigente medico Carmelo Crisicelli. “Ci hanno dato la loro disponibilità – continua l’avvocato Ceraldi – ma hanno ribadito di non avere grossi mezzi a disposizione e che un aiuto potrebbe arrivare dall’Asp di Catania territorialmente più vicina. Stiamo in attesa ma se a breve non avremo risposta la nostra protesta andrà avanti”. Tra le forme di protesta anche la possibilità di non votare il prossimo 25 settembre: “Ovviamente questa è solo una provocazione, conclude la Ceraldi, votare è un dovere, ma che i politici eletti devono assicurare i diritti ad ogni cittadino, senza nessuna discriminazione è una cosa normale dove la politica si occupa veramente dei problemi dei cittadini e dei territori”.