Sale il numero dei contagiati a Cesarò, ad oggi i casi accertati a seguito di tampone molecolare sono 28, mentre altre 9 persone sono state trovate positive al test rapido e sono in attesa di effettuare il tampone molecolare. Numeri da zona rossa, se paragonati, ad esempio a Randazzo, dove la percentuale, in base agli abitanti, è dello 0,013 mentre a Cesarò, se saranno accertati gli altri 9 casi, si arriverà ad un 0,015. Oppure a Bronte, che con una popolazione di 9 volte superiore al momento ha 35 casi accertati, come comunicato dal sindaco Pino Firrarello. Tra l’altro, nell’ultima settimana il numero è salito vertiginosamente. Il primo caso è stato accertato giorno 17 ottobre, da allora, i contagi sono saliti fino ad arrivare al numero attuale. Una stranezza, considerato che in un piccolo centro è sicuramente più facile tenere la situazione sotto controllo, invece qualcosa non è andato per il verso giusto. Ottima l’idea di effettuare tamponi a tappeto, ma servirà a poco se non accompagnata da severi controlli e da un enorme senso civico.
Maletto e Maniace, anch’essi piccoli paesi, sono riusciti, almeno finora, a contenere il contagio (6 a Maletto e 2 a Maniace), tutelando soprattutto gli anziani, su di cui il virus può essere letale, e che invece ora rischiano grosso nei paesi con un alto numero di contagi. Un solo caso, dicevamo, a San Teodoro, accertato da tampone molecolare, 14 invece positivi al test rapido e in attesa di test molecolare. Qui è stato eseguito uno screening sugli scolari, per fortuna senza trovare molti positivi. Restiamo in attesa di buone notizie, e dopo il recente decreto del presidente della Regione Musumeci, che si allinea ad altre regioni, ora il contagio dovrebbe iniziare a fermarsi. Si raccomanda sempre e comunque di attenersi alle disposizioni di legge, emanate proprio per limitare i contagi.