BRONTE. Valorizzare il patrimonio locale e ottimizzare le risorse. Coinvolgere la cittadinanza e rafforzare il senso di appartenenza. Far diventare il settore giovanile, negli anni, un serbatoio sempre più consistente per la prima squadra. La Ciclope Bronte, quarto posto in classifica nel girone C di Promozione, non finisce di stupire e allarga i propri orizzonti proponendo un progetto tecnico che fonda il 90% della rosa su giocatori brontesi. Non solo idee quindi rimaste sulla carta e non certo frutto del caso. Gli anni di lavoro, i risultati, i successi sul campo hanno fatto la differenza. «Anni fa per far rinascere il calcio dei grandi a Bronte – ricorda Riccardo Saitta che oggi dirige il settore giovanile – ebbi l’idea di puntare sui giovani del vivaio e non disperdere il lavoro perso. Alla fine mi ha dato ragione perché dalla Terza ci ritroviamo in Promozione da matricola e in corsa per i i play off. Il tutto, alla luce della crisi del calcio dilettantistico, sembra essere la ricetta ideale per garantirsi un futuro solido». I NUMERI. Nel girone di ritorno la scalata in classifica è frutto di 4 vittorie nelle prime cinque partite, una sola battuta d’arresto a Carlentini. Il capocannoniere è Marco Saccullo, 17 reti su 32 segnate. Solo il campo potrà a questo punto emettere il giudizio finale, ma vista la tenuta della squadra e l’entusiasmo crescente non è da considerare proibitiva la possibilità di conquistare nove punti contro Villafranca, Fc Motta e Viagrande, avversari ostici che sono in corsa per la salvezza. I IL PRESIDENTE . Tony Arcoria è il massimo dirigente del sodalizio brontese dalla scorsa estate: «Mi ha convinto la passione per il calcio e un po’ di follia, ma abbiamo scelto un progetto che guarda molto in avanti». Bronte, città del Pistacchio, ma anche avanguardia sportiva con calcio e pallavolo (Aquila prima in C) che appassionano. «Stiamo avvicinando tanto pubblico e ho visto tante famiglie allo stadio. Ci rivolgiamo molto sul sociale tra i vari eventi che abbiamo allestito ci sono iniziative contro il femminicidio e la violenza sui bambini». L’organico della Ciclope Bronte si fonda sulle proprie risorse tecniche costruite negli anni e su quelle finanziare degli imprenditori locali che ci hanno creduto: «Abbiamo solo cinque ragazzi che arrivano dal comprensorio. Tutto il resto è frutto del prodotto locale con il nostro vivaio, curato da Riccardo Saitta e da Gino Lazzaro, che ci potrà permettere senz’altro consolidarci. Tanti motivi per essere felice. Un esempio? Mi piace ricordare Cristian Pannitteri che aveva deciso di smettere e che da noi si è nuovamente appassionato al calcio». I IL CAPITANO. Nella squadra allenata da Gianluca Catania (ex professionista brontese, lo ricordiamo a Siracusa e Messina) e Ignazio Orefice, Walter Saitta è il leader del centrocampo. A 36 anni, il capitano è alla seconda stagione nella sua Bronte, dopo aver indossato le maglie, tra le altre, di Aci Sant’Antonio, Randazzo, Castiglione (tutto il ciclo della formazione di Mirto che arrivò dalla Prima alla D), e Biancavilla. «Dove potevo tornare quest’anno – confessa – ma il progetto Ciclope deve andare avanti e non perdere i punti cardine, i giocatori più esperti. Puntavamo a una tranquilla salvezza da matricola…». Saitta è un avvocato civilista, che si divide tra le udienze in tribunale, i codici e i palloni di calcio. «Non ho mai perso di vista i miei obiettivi. Ho sempre studiato. Mi portavo i libri in ritiro e non ho mai mollato». Proprio il Ciclope non ha voglia di mollare: «Siamo in corsa per qualcosa di eccezionale. Giocare per la squadra del proprio paese è qualcosa di fantastico. La forza del gruppo fa la differenza». Nunzio Currenti Fonte “La Sicilia” del 07-02-2019