Il “futuro verde” nei trasporti è già qui, e si inizierà proprio sull’Etna: ieri è stata infatti raggiunta l’intesa sullo schema di decreto sul riparto delle risorse dal Fondo complementare del Pnrr da spendere entro il 2026 e da destinare al rafforzamento delle linee ferroviarie gestite da Regioni e Comuni. Gli interventi per la Circumetnea, pari a 126 milioni di euro, sono stati annunciati dal vice ministro ai Trasporti Alessandro Morelli, a diffondere la notizia, in una nota, il deputato e coordinatore della Lega in Sicilia Nino Minardo. «Acquisteremo – è Salvo Fiore, direttore generale Fce, a confermare nel dettaglio gli interventi previsti – quattro-cinque treni a idrogeno da utilizzare nella tratta della Circumetnea Adrano-Randazzo-Riposto, in sostanza verrà garantito l’impatto ambientale zero all’interno del parco dell’Etna; ma sono previsti anche interventi di miglioramento della sicurezza nel tragitto con l’eliminazione dei passaggi a livello tra Randazzo e Riposto, oltre all’aumento della sicurezza in galleria e della circolazione dei treni con il sistema di controllo altamente tecnologico chiamato “Marcia treno”, una ulteriore garanzia in più sui e dei nostri mezzi».
La rivoluzione “verde” nei trasporti in Sicilia inizia dunque dall’Etna, ma per il rifornimento dei treni? «Non ci sarà alcun problema – risponde Fiore – si sta lavorando molto sulla produzione di idrogeno, anche la stessa Regione siciliana è interessata». Maria Elena Quaiotti Fonte “La Sicilia” del 07-08-2021