«Se nel 2015 ereditando un fondo cassa di 630mila euro si disse che avevo ereditato un tesoretto, oggi che lasciamo in fondo cassa, come da rendiconto, di più di 4 milioni di euro posso dire di lasciare una fortuna». Lo afferma il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, leggendo i dati del consuntivo 2019. Un bilancio che evidenzia come la “salute” economica del Comune sia negli anni cresciuta. Nel 2015, senza tenere conto di accantonamento e vincoli vari, il “risultato di amministrazione”, infatti, era pari a 6 milioni e mezzo di euro, mentre oggi si aggira intorno agli 11 milioni e mezzo. «Il risultato d’Amministrazione riferito all’anno 2019 – spiega il segretario comunale Giuseppe Bartorilla – dimostra la salute in cui si trova l’Ente. Efficienza ed economicità della gestione si evincono da tre parametri: un avanzo di amministrazione di 661mila euro, un fondo di cassa di 4 milioni e 452,90 mila euro ed un fondo crediti di dubbia esigibilità che copre al 90% i residui attivi allocati in bilancio.
A fine mandato – conclude – non posso che complimentarmi e ringraziare il sindaco e l’assessore al Bilancio Chetti Liuzzo». «Tutto questo – afferma con soddisfazione il sindaco Graziano Calanna – è frutto di una gestione attenta ed oculata dei fondi del bilancio del Comune che abbiamo utilizzato nel rispetto dei princìpi del “buon padre di famiglia”. Il risultato – continua – è ancor più soddisfacente se pensiamo che in 5 anni di amministrazione non abbiamo mai aumentato di un solo euro le tasse ai cittadini, anzi abbiamo abbassato la Tari del 5%. Ma non solo – ribadisce – abbiamo mantenuto gli stessi servizi, migliorandone in qualche caso anche la qualità. Tutto ciò a dimostrazione che anche in periodi di crisi come questo, quando i Comuni che non riescono a chiudere il bilancio sono la maggioranza, una gestione sana ed equilibrata dei conti senza sprechi porta benefici per i cittadini». Fonte “La Sicilia” del 27-09-2020