E’ ricoverato in un reparto Covid, Alfio Papa, 62 anni, autista dei pulmann Fce, che deve stare attaccato ad un ventilatore polmonare. E’ fra i casi con più complicanze avute in zona. Alfio è cosciente, ma parla per forza, e per primo ha voluto scrivere nel nostro gruppo, per lasciare un pensiero su quello che stava passando. “Non posso immaginare che il governo possa pensare che i ragazzi possano viaggiare ammassati su un autobus, attaccati l’uno all’altro. La mia paura? Che siamo governati da bambini”.
ECCO QUELLO CHE CI HA SCRITTO:
“Ricoverato al reparto Covid19 di Biancavilla, per discrete complicanze dovute al CoronaVirus, reparto nuovo, ma approntato in extremis, si può sicuramente notare e percepire l’interesse encomiabile del personale Sanitario, sempre pronto. Purtroppo è la macchina organizzativa che lascia molto a desiderare. Gli operatori Sanitari durante le lunghe ore dei propri turni, non possono neanche andare in bagno per i più elementari bisogni fisiologici, in quanto non sono attrezzati e non hanno strumenti per poterlo fare, non avrebbero poi un’ulteriore ricambio. Dicevo la macchia organizzativa perché uno dei nei salienti è l’igiene, hanno spazzato le stanze dopo tre giorni. Solo su mia strafottente insistenza. Oggi ho potuto capire che c’è stata una visita dei Carabinieri NAS di Catania. Durata parecchie ore. Credo che il punto era proprio l’igiene, dell’ospedale tutto ma sopratutto del reparto Covid19. Lo si è capito, perché da subito è scattata la macchina delle pulizie. Per non parlare che neanche i campanelli per la chiamata infermieristica non funzionano. Sono sempre più convinto che, se al disagio della malattia aggiungiamo il disagio organizzativo, tutto sarà vano. Vorrei poter parlare di tutto il resto di questa mia breve ma grande esperienza, come il fatto di aver dovuto rinunciare al monopattino elettrico, perché dovevo pagare 53 euro per poter eseguire un tampone molecolare presso un laboratorio”.
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Da parte nostra, e di tutti i nostri lettori di cui raccogliamo il pensiero, facciamo gli auguri di una pronta guarigione ad Alfio.
Minkia l’Archimede…