Avevano i soldi per progetti di democrazia partecipata ma non li hanno utilizzati. Solo nella provincia di Catania sono 29 i comuni (su 58, capoluogo escluso) che dovranno restituire alla Regione fondi destinati ai progetti presentati o scelti dai cittadini, votati dal basso per migliorare la vivibilità delle città. Lo annuncia una delibera emanata il 28 ottobre scorso dall’assessorato alle Autonomie locali. Le possibilità di investimento erano infinite: dal decoro urbano alla sicurezza stradale passando per investimenti su una delle tante voci che affollano i bilanci comunali, quasi sempre a secco per rispondere adeguatamente ai bisogni dei cittadini. Eppure… Complessivamente i comuni isolani inadempienti (150) dovranno restituire 1,3 milioni di euro in quanto non hanno speso il denaro, a titolo di penale per mancata o parziale attivazione di forme di democrazia partecipata (somme riferite ai trasferimenti regionali per il 2019, il 2% dei trasferimenti ricevuti). Insomma, un’opportunità non sfruttata appieno, o non sfruttata affatto. E dire che il mese scorso la Regione aveva dato l’ultimatum ai comuni… Aci Catena dovrà restituire 491,31 euro, Calatabiano 7.300,75, Caltagirone 18.659,72, Camporotondo etneo 1.957,31, Giarre 10.438,02, Grammichele 1.744,13, Gravina 668,11, Licodia Eubea 1.807,36, Linguaglossa 3.056,39 euro. E ancora, Maniace deve rimborsare 12.804,01 euro, Mascali 6.873,89, Mascalucia 11.178,98, Mazzarrone 540,07, Mineo 10.412,65, Motta Sant’Anastasia 6.922,85, Paternò 20.531,55, Palagonia 9.668,27, Pedara 4.969,63, Piedimonte Etneo 1.115,84.
Inoltre, Raddusa deve 675,72 euro, Ramacca 1.586,45, Riposto 6.141,95, San Cono 11.495,21, San Michele di Ganzaria 437,14. Infine, San Pietro Clarenza dovrà restituire 7.009,53 euro, Sant’Agata li Battiati 1.991,69, Sant’Alfio 2.959,86, Tremestieri etneo 7.002,86 e Valverde 7.381,73) euro. Per un totale di 177.385,84 euro. Spiccano tra i comuni della provincia etnea, Paternò, Caltagirone e Maniace che insieme dovranno restituire ben 51.995,28 euro, quasi un terzo dell’intero importo. Ciò dimostra come le risorse che possono essere utilizzate per una molteplicità di scopi, molti centri etnei non sono ancora capaci di impegnarle. CARMELO DI MAURO Fonte “La Sicilia” del 05-11-2022 I FONDI SI RIFERISCONO AI BILANCI DEL 2019 (NDR)