Sono 13 i seggi assegnati alla Provincia di Catania nella nuova Assemblea Regionale, ma diventeranno 15 in realtà, per la presenza nel listino di due catanese, Galvagno e Lombardo, che faranno scivolare di un posto gli eletti nelle loro liste. Non sono ancora usciti, comunque, i dati ufficiali della Regione che potrebbero portare dei cambiamenti come avvenuto per le nazionali, ma al momento i probabili eletti sono quelli sottoelencati. 2 seggi vanno alla lista DE LUCA, 2 al M5S, con Di Paola presente in diverse province, e se opta per altre potrebbe lasciare il posto a Martina Ardizzone. Anche il Pd prende 2 seggi, con Barbagallo eletto anche alla Camera e se dovesse optare per quest’ultima lascerebbe il posto a Ersilia Saverino. Per il resto poche sorprese con Schifani che raccoglie più voti di quelli assegnati dai sondaggi. Crollo del Pd, e del M5S, che nelle scorse regionali aveva superato il 30% di preferenze, e tiene grazie alla promessa di mantenere il reddito di cittadinanza, del resto i 5 stelle, hanno avuto exploit di voti solo in Sicilia, Campania e Calabria. Una situazione che ha portato il voto di protesta verso Cateno De Luca, che mentre con la sua lista raccogli ampi consensi, con le altre non arriva neanche al 3%, come da pronostici, lasciando a casa molti big che si erano schierati con lui. Villari e Pippo De Luca, nonostante le preferenze, non raccolgono seggi, mentre si rivelano due flop le candidature di Bosco e del sindaco di Mascali Messina. Del resto, il buon Cateno, sperava di ripetere la vittoria di Messina, dove è diventato sindaco senza prendere un seggio in Consiglio Comunale, ma grazie al voto disgiunto era riuscito a vincere. Successo per Fratelli d’Italia e Forza Italia, meno consensi per Sammartino che risulta il più votato a Catania (secondo per poco in Sicilia), ma che non riesce a fare scattare il secondo seggio per la Lega.
Un solo seggio (per pochissimi voti), anche per l’Mpa di Lombardo, poteva scattare il secondo seggio, e in questo caso il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, non sarebbe arrivato a Palermo per soli 32 voti, infatti Porto lo ha preceduto di quei pochi voti. Sicuramente a Randazzo avrebbe dovuto avere qualche voto i più, così come a Maniace e Paternò, dove ad appoggiarlo era il sindaco Nino Naso, ma dove ha riportato solo 166 voti, ben poco in confronto ai 224 di Maniace, ai quasi 100 di Maletto e ai quasi 600 di Bronte. Ancora una volta, la nostra zona resta senza rappresentanti locali (0 eletti da Adrano a Piedimonte), e preferenze che si spostano su onorevoli sempre più vicini a Catania e dintorni. Una mancanza che speriamo venga in parte compensata dall’elezione di Giuseppe Castiglione alla Camera. Almeno lì, un rappresentante della zona è stato eletto, anche se in un partito di minoranza. Luigi Saitta
LISTA DE LUCA 2 SEGGI: Ludovica Balsamo e Davide Vasta;
PRIMA L’ITALIA 1 SEGGIO: Luca Sammartino
M5S 2 SEGGI: Josè Marano; Nuccio Di Paola.
PD 2 SEGGIO: Anthony Barbagallo e Burtone se Barbagallo opta per la Camera.
MPA 1 SEGGIO: Giuseppe Lombardo subentra Giuseppe Castiglione, perchè Lombardo è nel listino,
FRATELLI D’ITALIA 2 SEGGI: Gaetano Galvagno, Dario Daidone, Giuseppe Zitelli perché Galvagno è nel listino.
FORZA ITALIA 2 SEGGI: Marco Falcone, Nicola D’Agostino;
DC 1 SEGGIO: Andrea Messina;