Si sono concluse intorno alle 19 di ieri sera le operazioni di recupero di un escursionista scivolato in un canalone che interseca la zona denominata della Schiena dell’Asino, nel versante sud dell’Etna, a 2246 metri di quota. Il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano (Sass) è stato allertato dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi (Sagf), in base al protocollo d’intesa che vige a livello nazionale. Il malcapitato, un uomo di 56 anni, nonostante l’equipaggiamento adeguato per il tipo di escursione, ramponi e abbigliamento tecnico, nella tarda mattinata di ieri, è scivolato all’interno di uno dei canaloni che si affacciano sulla Valle del Bove, procurandosi la sospetta frattura di un arto inferiore. Gli amici non hanno potuto fare altro che allertare i soccorsi tramite il 118. Le squadre del Sass e del Sagf hanno raggiunto il malcapitato che, dopo essere stato medicalizzato e stabilizzato, è stato posizionato nella barella portantina intorno alle 15 per procedere, con tecniche alpinistiche, nella discesa verso il piazzale di piano dei pompieri che a causa delle condizioni meteo è stata piuttosto impegnativa.
Neve, forti raffiche di vento gelido, nebbia e temperatura sotto lo zero hanno accompagnato i tecnici durante tutta l’operazione di recupero resa ancora più impegnativa dal sopraggiungere del buio. Le operazioni hanno visto in azione i militari del Sagf di Nicolosi, i volontari delle Stazioni Alpine Etna Sud ed Etna Nord e della Stazione Speleologica Sicilia del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico servizio regionale Siciliano. Gli uomini del Sass e dei Sagf hanno infine ringraziato il rifugio Giovanni Sapienza per aver provveduto a donare bevande calde per il ristoro a termine delle impegnative operazioni di soccorso. R. P. Fonte “La Sicilia” del 29-11-2021