Capodanno sotto la neve per tutto il versante settentrionale dell’Etna. La perturbazione russo-scandinava che ha flagellato il meridione d’Italia ha mantenuto tutte le premesse es il giorno di San Silvestro Randazzo e Castiglione di Sicilia si sono svegliati sotto una coltre di neve spessa anche 20 centimetri. Una fine ed un inizio di anno fantastici per i bambini, un pò meno per chi, l’ultimo giorno dell’anno, è stato costretto a recarsi al lavoro o aveva programmato di spostarsi in auto. La neve e le temperature rigidissime, prossime ai -4, infatti, hanno trasformato le strade in lastre di ghiaccio e per diverse ore mercoledì mattina è stato inutile il via vai dei mezzi spazzaneve e spargisale dell’Anas. La Ss 120 Fiumefreddo – Cesarò è stata coperta di ghiaccio subito dopo Piedimonte Etneo (quindi a quote basse), mentre per qualche ora alcuni tratti della Ss 116 Randazzo – Capo D’Orlando sono stati addirittura chiusi al transito. Disagi enormi a Solicchiata, dove una salita della Ss 120 ha finito per bloccare anche alcuni automobilisti che avevano montato le catene. A salvarli ci hanno pensato le jeep della Polizia stradale di Randazzo, coordinata dal comandante Santino Mangiò, che hanno trainato le auto fino alla sommità della salita. Fortunatamente solo paura, invece, per il conducente di un autoarticolato che a Solicchiata è finito di traverso. Disagi anche a Randazzo. Per parecchie ore, infatti, le salite del viale dei Caduti, i tornanti del quartiere San Pietro e via Basile sono rimaste ghiacciate creando non pochi problemi al transito dei veicoli. Vigili del fuoco continuamente in azione, invece a Maletto. In via Roma un’auto si è girata in una discesa e per ben 3 volte i pompieri si sono trasformati in barellieri soccorritori. L’ambulanza del 118, nonostante avesse gomme da neve e catene non è riuscita a raggiungere le vie Palmento, Verdi e Micca ed i Vigili del Fuoco hanno prelevato i pazienti dalle abitazioni per fargli raggiungere l’ambulanza. Capodanno difficile anche per dieci famiglie di Adrano che avevano trascorso la notte nelle villette di contrada Vigne a circa 900 metri. E’ stato bello aspettare l’alba sulla neve, ma poi per scendere con le auto hanno dovuto aspettare il disgelo.
Fonte “La Sicilia” del 02-01-2015