Continua l’eccezionale ondata di maltempo che ormai da oltre dieci giorni affligge il versante nord ovest dell’Etna. Secondo le previsioni da oggi le temperature dovrebbero finalmente rialzarsi, e portare un pò di sollievo ai Comuni che tanti disagi hanno avuto a causa della neve. La situazione è migliorata rispetto ai giorni scorsi, ieri la neve è caduta su Maletto, ma in quantità modesta che fortunatamente non ha creato problemi. Scuole chiuse, soprattutto per il ghiaccio, e mezzi spargisale all’opera, da oggi tutto dovrebbe tornare nella normalità. Le strade statali delle zone più alte della Provincia, la Ss 284 e la SS 120 in particolare, sono state tutto il giorno libere, con la circolazione che scorreva in maniera tranquilla, e con i mezzi spargisale che con il loro passaggio hanno impedito il formarsi del ghiaccio. A Bronte ed a Randazzo, si sono avute precipitazioni di neve sciolta mista a pioggia, e i disagi sono stati lievi con la circolazione che non ha subito problemi, e le scuole che hanno effettuato regolarmente le lezioni. Qualche problema resta, invece, nelle contrade più alte di Maniace, alcune delle quali poste anche a 1200 – 1300 metri di altitudine. Qui continua il lavoro incessante degli uomini del Corpo forestale, il cui aiuto è stato chiesto dall’Amministrazione comunale, che da cinque giorni, con i loro mezzi, aiutano le aziende in difficoltà. Anche ieri recuperi di animali sui monti per portarli nelle aziende a valle. Il recupero più difficile è avvenuto in contrada “Uomo morto”, sui Nebrodi, dove una mandria di capre è stata cercata in mezzo alla neve alta anche più di 60 cm. Gli uomini del Corpo forestale, con l’ispettore Antonino Montagno in testa, grazie all’ausilio di un grosso spazzaneve, sono giunti in zone impraticabili dai fuoristrada, poi, con il loro quad provvisto di cingoli, sono saliti a quote ancora più alte, ritrovando le capre e riportandole a valle. Lo stesso quad, che è provvisto di un piccolo rimorchio. è stato usato per salire fieno e foraggi alle mandrie rimaste in montagna, in posti in cui era difficoltoso anche camminare. Situazioni che da queste parti non si vedevano da anni, secondo gli anziani, era dal 1981 che la neve non raggiungeva le altezze raggiunte quest’anno, con paesi rimasti bloccati per giorni. Oggi, grazie alle nuove tecnologie, si riescono a mitigare tanti disagi, ma non sempre tutto fila liscio. Secondo le previsioni, il peggio è passato, ma ancora la conta dei danni non è completa e stavolta sarà lunga e molto cara specie per i Comuni più alti. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 18-01-2017