BRONTE . Il versante nord ovest dell’Et – na più di tutti custodisce la natura più bella, più verde ed incontaminata dell’intero Parco, con panorami mozzafiato, boschi secolari e sentieri suggestivi fra lave cordate che sembrano monumenti posti a testimoniare un passato secolare. Eppure tutto ciò non rappresenta un accattivante invito per i viaggiatori, i turisti e gli amanti della natura e dall’aria aperta. Solo gli esperti ambientalisti ben allenati possono godersi tanta bellezza, per l’ormai decennale rammarico degli operatori turistici e commerciali della zona, che spesso hanno visto umiliare le proprie iniziative economiche rivolte alla Montagna perché questa, dal versante nord ovest, è praticamente inaccessibile. La sommità del vulcano, come anche i rifugi più belli si raggiungono solo da Nicolosi e Linguaglossa. A Bronte i cancelli dell’Azienda foreste demaniali ad una certa quota impediscono il libero transito. Un problema che, se ha aiutato alla salvaguardia, penalizza sicuramente l’economia. Un aspetto tante volte denunciato ed adesso ribadito anche dal preside brontese Vincenzo Pappalardo, sicuro punto di riferimento storico e culturale per una Bronte che non solo lo ha apprezzato per le sue capacità professionali, essendo stato amatissimo docente di storia e filosofia del Liceo Capizzi, ma soprattutto per essere stato autore di numerosi libri che hanno raccontato la storia di Bronte descrivendo Nicola Spedalieri, il Cardinale De Luca e quei fatidici “Fatti del 1860” nella sua ultima fatica letteraria “L’identità e la macchia”. Bene il prof. Pappalardo, oggi preside dell’istituto superiore “Elio Vittorini”di Lentini, ospitando docenti e studenti portoghesi, spagnoli e russi, grazie al progetto Erasmus ed a degli scambi culturali Italia Russia, volendo far loro vedere le bellezze dell’Etna, ha deciso di portarli nel versante nord del vulcano. “E’ necessario – ci dice – far conoscere loro questo versante dell’Etna, perché sicuramente è più bello e meglio conservato. Purtroppo però è il più difficile da visitare ed allora devo ringraziare il Comune, la Protezione civile, il Corpo forestale ed il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico per averci permesso l’acces – so consento di vedere bellezze che altrimenti sarebbero stati vietati come lo sono anche per i residenti ed i turisti in generale”. Ed a Bronte fra docenti e studenti sono arrivati in 70. 35 stranieri e 35 italiani tutti accolti dal sindaco di Bronte, Graziano Calanna: “Un sentito grazie al preside Pappalardo. – ha affermato – Siamo felici di poter far conoscere il nostro territorio che si è vero è tanto bello quando difficile da fruire. Abbiamo però già posto le basi per un proficuo dibattito con i Comuni dove invece il turismo dell’Etna è una risorsa. . L’obbiettivo è creare il sistema turistico “Etna” utile per tutti” Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 21-04-2018