La sensazione è che adesso la misura sia colma. Il convegno “I cittadini chiedono la metro Circumetnea”, organizzato dal Comitato cittadino “Pro Metro Circumetnea” e dal Lions Club, col sindaco Francesco Sgroi e i sindaci del territorio, ha evidenziato come la gente sia stanca di un sottosviluppo imposto dalla mancanza di quelle infrastrutture necessarie per vivere da veri cittadini europei. E la mobilità nel versante nord dell’Etna lascia realmente a desiderare. Lo ha affermato la dott. Serena Evangelisti del comitato “Pro Metro Circumetnea” e lo ha ribadito in maniera chiara il prof. Benedetto Torrisi del Lions club che, nell’introdurre il tema, ha parlato di un’Etna “martoriata” da una viabilità su gomma pericolosa e causa di incidenti e di una ferrovia, la Circumetnea, troppo lenta. Insieme strade e ferrovie sarebbero causa di perdita di economia, soprattutto turistica. Il dibattito ha fatto emergere una serie di incongruenze. Da una parte il privato, per voce dell’imprenditrice Raffaella Fazio di Bronte, ha “urlato” le proprie difficolta a fare turismo in una terra dove i collegamenti ferroviari sono completamente assenti la domenica, dall’altra il direttore della Fce, ing. Salvatore Fiore ha replicato che «purtroppo la scelta di sopprimere le corse domenicali in passato è stata dettata dalla spending review. Tutte le ferrovie del mondo sono in perdita. Per tenerle invita è necessario sostenere un costo sociale».
Poi l’ing. Fiore ha spiegato il piano di sviluppo della Fce che si trasformerà presto in metropolitana con treni ultramoderni fino ad Adrano. Ed ecco il vero tema dell’incontro: perché la metropolitana non deve spingersi fino a Randazzo e chiudere tutto l’anello dell’Etna? L’assessore Ernesto Di Francesco di Bronte contesta il principio che lo sviluppo debba fermarsi ad Adrano. «La metropolitana attorno all’Etna –ha affermato l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone – si può completare solo se la Fce diventa regionale. Lo Stato continui a garantirtici gli stessi finanziamenti erogati fino ad oggi e la Regione aggiungerà il necessario». Più ottimista il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Giancarlo Cancellieri: «Non dobbiamo avere paura di chiedere modernità. Siamo figli di un’Europa moderna. Se è stata finanziata una metropolitana fra Monza e Milano, possiamo chiedere una metropolitana anche qui». Fonte “La Sicilia” del 29-09-2019