Da questa settimana via i lavori di ripristino della ferrovia Alcantara-Randazzo. «Inizierà infatti verosimilmente la posa dei primi chilometri di binario che sanciranno definitivamente l’inizio del recupero ai fini turistici, così come indicato dai dettami della legge 128/2017 – dichiara Marco Crimi, presidente dell’Associazione Ferrovie Valle Alcantara – in cui è inserita, della storica ferrovia del Val Demone, che nel 1994 fu chiusa al traffico viaggiatori poiché considerata ramo secco ma che vide il suo ultimo treno nel 1996, uno storico con locomotiva a vapore organizzato dalla Provincia Regionale di Catania». La tratta ferrata attingendo ai fondi del Pnrr, verrà riattivata in questo primo step fino a Francavilla. «Prolungamento favorito dalla perseveranza degli amministratori locali – ribadisce Crimi – con in testa il sindaco Vincenzo Pulizzi con il suo vice Gianfranco D’Aprile – che da anni sostengono il progetto di riattivazione della Fondazione Ferrovie dello Stato, e dal presidente del Parco Fluviale Renato Fichera che in questi ultimi mesi ha certamente dato la “spallata” decisiva affinché da subito si potessero prolungare i lavori oltre Motta».
Francavilla, è convinzione unanime degli amministratori alcantarini, sarà un preambolo all’inizio del secondo step di lavori fino a Randazzo, stazione terminale della tratta. «L’iter della ferrovia turistica è la via più facile per restituirla alla comunità e non pregiudica, in futuro, che si possa anche far tornare un servizio di trasporto pubblico locale – conclude Davide Tricomi, vicepresidente dell’Associazione Ferrovie Valle Alcantara se ve ne fossero le condizioni; proprio in considerazione di ciò il nostro sodalizio, convenzionato con la Fondazione Ferrovie dello Stato, è a disposizione delle amministrazioni valligiane». ALESSANDRA IRACI TOBBI Fonte “La Sicilia” del 14-11-2022