“Abbiamo superato abbondantemente il 50% dei lavori. Contiamo di aprire al traffico il nuovo tratto della Ss 284 fra Bronte ed Adrano entro quest’anno”. Sono le parole dell’ingegnere Luigi Mupo, responsabile per le nuove opere della Sicilia per l’Anas, che hanno fatto gioire il sindaco di Bronte, Pino Firrarello. Il primo cittadino, infatti, ha voluto trascorrere tutto il mattino nel cantiere della strada, per verificare come procedono i lavori. Ed è stata l’occasione per percorrere la pista che ospiterà la nuova sede stradale, ed ammirare le tecniche più ingegnose utilizzate per realizzare viadotti e gallerie. Nei 3,6 chilometri di nuova strada, infatti, ci sono 2 gallerie ed altrettanti viadotti: “Nel viadotto Giordano lungo 200 metri – spiega l’ingegnere Mupo – è stato già varato l’impalcato. La soletta è stata armata con abbondante ferro e la prossima settimana realizzeremo la gettata di cemento. Le 2 gallerie artificiali, invece, sono in avanzato stato di realizzazione”. Al sopralluogo, oltre l’ing. Mupo, hanno partecipato il direttore dei lavori, ing. Antonio Fede, in stretto contatto con l’ing. Marilena Coppola che, invece, è responsabile del procedimento. Con loro diversi tecnici dell’impresa Donati che sta realizzando l’opera. Ed il sindaco ha apprezzato le diverse tecniche utilizzate per realizzare soprattutto le 2 gallerie artificiali. La galleria Cannatella lunga più di 90 metri, infatti, già completata alla base, attende solo che vengano posti in alto gli archi prefabbricati che, insieme, costituiranno la volta.
Nella galleria Naviccia, invece, lunga 40 metri i lavori procedono con il metodo “Milano”, ovvero prima si piazzano lateralmente in profondità una serie di robusti pali di cemento armato, poi si realizza il “tetto” della galleria e solo ad opera solida si scava al centro. “Utilizziamo questa tecnica – ha continuato a spiegare l’ing. Mupo – per proteggere la viabilità esistente e le abitazioni circostanti”. Infine, il viadotto Granatello cui si sta realizzando una “spalla”. “Mi sento – ha affermato Firrarello – come colui che aspetta di diventare padre, ma il figlio non arriva mai. Mi sono battuto in tutte le sedi per far realizzare questa strada, ma ho dovuto aspettare circa 50 anni prima di vederla realizzare. Finalmente vedo nascere il frutto del mio impegno e non nascondo la mia gioia – aggiunge – ma non potete immaginare quante battaglie nelle sedi più disparate per raggiungere questo obiettivo. Pensando ai ritardi poi vi dico che, se fossi più giovane, farei la rivoluzione. La Sicilia – conclude – merita di più”.