Una piazza stracolma di gente, con la chiara soddisfazione degli organizzatori che per la festa del patrono, S. Anna, hanno voluto che fosse Giuseppe Povia a concludere la serata, con un concerto in cui oltre ai suoi successi passati, ha voluto presentare il suo nuovo disco “Nuovo contrordine mondiale”, in cui affronta temi delicatissimi e molto attuali. Un concerto in cui parte con la Storia del Regno delle Due Sicilie, unito e depredato in nome dell’Unità d’Italia che ha portato sviluppo al nord, e povertà, emigrazione, ed emarginazione al sud. Un disco in cui si parla della sovranità monetaria, del deficit pubblico, del pil, del mondo in mano a banche ed affaristi di pochi scrupoli che in nome dei loro guadagni, calpestano ogni giorno le leggi degli stati. Per finire ai diritti dei bambini, dei diversi, passando per temi affrontati in passato con le canzoni “La verità” dedicata ad Eluana Englaro, o Luca era Gay. Un susseguirsi di temi e canzoni accompagnati da cartelloni con frasi ad effetto, ma molto reali, contro lo sfruttamento dell’utero, dei bimbi, o dei diritti calpestati, o nell’ironica “Era meglio Belusconi”. Entusiasta la folla che ha voluto seguire il concerto fino alla fine, rimanendo anche dopo per potersi complimentare e fare una foto col cantante molto disponibile. Un artista che per i suoi pensieri, in verità molti dettati anche da esperienze personali raccontate sul palco, è stato messo da parte dalle grandi major della musica. Ma Povia non si è arreso, ed ha continuato per la sua strada, il tutto per dare un mondo migliore alle sue figlie, come ripete spesso, esprimendo i suoi pensieri, e confrontandosi ogni giorno con tutti tramite i social. E come ha scritto in un cartellone da lui esibito sul palco, “La libertà di pensare te la concedono fino a quando non ti prendi la libertà di dire”. Ma Povia, sinceramente, dice molte verità scomode.