Arrivano notizie confortanti da Roma per gli operai forestali della Regione siciliana. Il sindaco di Randazzo, Michele Mangione, nella serata di ieri ha comunicato che il ministero dell’Economia e delle Finanze, avrebbe firmato l’ok per l’utilizzo da parte della Regione siciliana dei 50 milioni di euro per riavviare al lavoro gli operai forestali. L’iter, però, non è finito. Manca ancora la firma del presidente del Consiglio dei Ministri. Questo però non sembra preoccupare più di tanto i lavoratori che a Randazzo hanno abbandonato completamente la protesta. Dopo aver deciso di interrompere lo sciopero della fame, i lavoratori, che all’inizio avevano deciso di rimanere nella sala consiliare fino alla fine della vicenda, sono tornati a casa. A Bronte, invece, una folta delegazione di operai forestali, aderenti a Cgil, Cisl e Uil, hanno chiesto di essere ricevuti dal sindaco Graziano Calanna, chiedendo il suo intervento nei confronti del Governo affinché avvallasse quanto deciso mercoledì sera dalla Giunta regionale che ha inserito i fondi per i lavoratori. Così Calanna ha inviato una lettera al Ministero chiedendo di assecondare le richieste dei lavoratori. “Gli operai forestali – ha affermato Calanna – come del resto tutti i precari, vivono una situazione difficile che va affrontata. La salvaguardia e la valorizzazione del territorio contro i disagi provocati dal dissesto idrogeologico può essere garantita attraverso il lavoro di questi operai che oggi temono per il futuro loro e delle loro famiglie. Lo abbiamo – conclude – detto a gran voce in un Consiglio comunale aperto alla presenza delle assemblee consiliari di 15 Comuni”. Nella lettera, inoltre, il sindaco di Bronte ha sottolineano come le continue sospensioni dal lavoro degli operai abbiamo provocato parecchi disagi che rischiano di provocare gravi tensioni sociali. “Il problema va risolto. – conclude il sindaco – Bisogna trovare una soluzione prima che tutto diventi dramma”.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 20-11-2015