Nuova escalation di positivi al coronavirus a Francavilla: 25 in più per un totale di 61. E tra questi due ospedalizzati. «Un dato serio, non ancora critico – dice il sindaco Pulizzi – dal quale trarremo spunti per eventuali decisioni. Non escludo, infatti, che la nostra zona possa diventare rossa». L’unico dato confortante è che nella stragrande maggioranza sono persone asintomatiche ed in buone condizioni di salute. Intanto, a Cesarò per la prima volta il numero dei guariti supera quello dei positivi: 104 rispetto a 93. Aumentano pure a San Teodoro (28) ma qui i positivi sono 60. Questo il risultato degli ultimi test effettuati che ha fatto tirare un piccolo sospiro di sollievo ai cittadini delle due piccole comunità. Segno che i sacrifici che si stanno facendo gradualmente stanno dando dei frutti. Sicuramente un nota significativa anche se, ancora, non è possibile cantare vittoria; i numeri, infatti, non lo consentono. «Sono convinto – ci dice Giovanni Di Francesco, titolare di una macelleria nel centro – che abbiamo imboccato la strada giusta: la gente ha cambiato decisamente comportamento, è molto più disciplinata, rispetta scrupolosamente le distanze e indossa sempre la mascherina. Ancora un po’ di pazienza; certamente gli affari sono diminuiti, lavoravamo molto con la gente di fuori ma ci rifaremo».
Nei due centri, poche le persone che si vedono in giro. Chi esce lo fa solamente per necessità. Da registrare, comunque, un’altra buona notizia: il servizio di ritiro dei rifiuti speciali dai domicili dove si trovano persone contagiate che doveva riprendere la prossima settimana, è stato riattivato invece ieri. L’Asp, infatti, dopo una ulteriore intesa con le due amministrazioni comunali, considerata la proroga della zona rossa effettuata dalla Regione, ha anticipato i tempi. Permane invece ancora critica la situazione nella locale postazione del “118”. Anche se è rientrato un altro medico, perché guarito, dei quattro previsti in organico, mancano ancora ben 8 autisti-soccorritori (ancora positivi) sui 12 complessivi della dotazione organica. Dieci unità in meno che nemmeno nei tempi normali ci si può permettere, figuriamoci adesso nel pieno di un’emergenza veramente straordinaria. GIUSEPPE LEANZA, ALESSANDRA IRACI TOBBI Fonte “La Sicilia” del 22-11-2020