Un caffè, qualche «cordiale» scambio di idee ed ecco concretizzarsi una novità che, nelle intenzioni degli attori protagonisti, dovrebbe sancire quantomeno l’inizio di una nuova fase di dialogo istituzionale sull’Etna. È stato il presidente dell’Ente Parco Carlo Caputo a rendere nota via social la decisione della Russo Morosoli Invest, la società che gestisce la funivia sul versante sud del vulcano, di introdurre uno sconto del 40 per cento sul biglietto per i residenti in provincia di Catania. «Un buon segnale, mettiamo un punto e andiamo avanti. Mai finora si era avuta una scontistica di questo tipo», dice Caputo commentando l’incontro con il consigliere delegato della società Francesco Carpinato.
Questi è subentrato nel rappresentare l’azienda che detiene l’esclusiva dell’accesso turistico alle zone sommitali dell’Etna, al patron Francesco Russo Morosoli coinvolto nell’inchiesta “Aetna” della procura di Catania. Proprio l’alto prezzo del biglietto della funivia – su cui Caputo aveva preso una dura posizione – era stato uno dei nodi poi finiti a fare da sfondo alle indagini che lo portarono ai domiciliari. Le polemiche degli anni scorsi avevano poi visto l’intervento dell’Autorità Antitrust e l’invito, ai Comuni competenti, a indire procedure di affidamento dei servizi turistici che stimolassero la libera concorrenza e consentissero di superare il monopolio del business detenuto da Russo Morosoli. «Confido che l’iniziativa possa essere un primo passo per una collaborazione autentica e duratura – scrive Carpinato in una missiva diffusa da Caputo – capace di guardare lontano tenendo conto della specifica natura dell’azienda». Francesco Vasta Fonte “La Sicilia” del 23-10-2020