Quella tra cinema e casinò è una liaison intramontabile e alcune delle pellicole più celebri della storia cinematografica raccontano alcuni indimenticabili momenti di tavolo verde tra popolari giochi di carte e scintillanti roulette.
Casinò di Martin Scorsese del 1995 è forse uno dei film di genere più conosciuti. Nel cast compaiono eterne stelle di Hollywood come Robert De Niro, Joe Pesci e Sharon Stone mentre la trama della pellicola è incentrata sulla vera storia dei gangster Frank “Lefty” Rosenthal ed Anthony “The Ant” Spilotro e dei loro poco limpidi affari in quel di Las Vegas. Altro pilastro della cinematografia di genere è Cincinnati Kid del 1965, diretto da Norman Jewison. In questa pellicola Steve McQueen è all’apice della carriera e interpreta un giocatore emergente che cerca di aumentare il proprio status andando a sfidare a poker Lancey Howard (interpretato da Edward G. Robinson), un campionissimo del tavolo verde da tutti considerato “il re del poker”. Durante il confronto il Kid verrà messo a dura prova da una serie di imprevisti che rischieranno di vanificare l’esito della partita fino alla mano finale dove si scoprirà la vera entità del talento del Kid.
Il film più celebre sul blackjack è invece Rain Man di Barry Levinson del 1988 con Dustin Hoffman e Tom Cruise. In questo lungometraggio viene riproposta sul grande schermo la storia di Kim Peek (interpretato da Hoffman con il personaggio di Raymond Babbitt), un ragazzo autistico diventato un personaggio conosciuto negli Stati Uniti grazie alle sue straordinarie doti mnemoniche e aritmetiche. Nel film Charlie Babbitt (interpretato da Cruise) nel tentativo di venire a capo di un’eredità familiare rapisce suo fratello Raymond (interpretato da Hoffman), un ragazzo autistico ricoverato in una clinica specializzata. Nel flusso della trama Charlie imparerà a conoscere e ad apprezzare il fratello e in una sequenza del film memorabile avrà anche modo di far fruttare al casinò le incredibili doti celebrali di Raymond. Se nel blackjack trucchi per vincere non ce ne sono, l’abilità nel calcolo può fare la differenza ed è proprio per questo che Raymond riesce a padroneggiare come nessuno sul tavolo verde in un’epica partita da cultori del grande cinema che frutterà al fratello Charlie una vincita straordinaria interrotta soltanto dall’arrivo della sicurezza del locale accortasi delle straordinarie capacità di Raymond.
Anche James Bond, l’agente segreto più famoso della celluloide, coltiva un feeling di lunga data con giochi di carte e casinò. Già nel 1962 con Dr. No di Terence Young, il primo Bond uscito nelle sale cinematografiche, il personaggio inventato dall’estro dello scrittore inglese Ian Fleming (impersonato all’epoca da un giovanissimo Sean Connery) si ritrovò immediatamente proiettato in un casinò, seduto in un elegante tavolo di Punto-Banco accompagnato dalla fatale bellezza di Sylvia Trench interpretata da una prorompente Eunice Gayson. Nel 1971 in Diamonds are Forever di Guy Hamilton il Bond versione Connery darà nuovamente prova del suo talento nei giochi cimentandosi in una paradossale sfida a dadi dove in breve tempo riuscirà a sfilare al Circus Casino di Las Vegas 60.000 dollari, l’equivalente odierno di 250.000 dollari, soltanto normale amministrazione per la leggendaria spia. Anche Pierce Brosnan, che fu uno dei più degni eredi di Sean Connery, si ritrovò impegnato in una memorabile scena di Baccarat nel GoldenEye di Campbell del 1995. Daniel Craig, l’ultimo dei Bond nella linea dinastica cinematografica, è ormai un habitué dei casinò visto che sia in Casino Royale del 2006 che in Skyfall del 2012 si è già ritrovato a rischiare la pelle prima in un micidiale confronto in un Casinò di Macao e poi negli States in una partita di poker all’ultimo sangue con uno dei suoi ultimi arcinemici. Molti patiti dell’Hold’Em coltivano invece quasi un senso di religioso rispetto per Rounders, film sul poker texano del 1998 diretto da John Dahl che forse meglio di tutti ha saputo ritrarre il mondo dei player che ambiscono a diventare dei “pro” affermati. Il cast è di primissimo livello con la presenza di Edward Norton, Matt Damon, John Turturro e John Malkovich e sebbene all’epoca dell’uscita nelle sale il film fu considerato un fiasco, presto guadagnò terreno nel mercato dell’home video diventando un oggetto da collezione grazie soprattutto alla straordinaria diffusione del poker. Fu infatti soltanto nei primi anni 2000 che la “poker mania” esplose realmente come fenomeno di massa e il DVD di Rounders si trasformò allora in un feticcio per pokeristi.
Anche il cinema di casa nostra ha saputo produrre film interessanti sul tema dell’azzardo. Da Crimen a Lo Scopone Scientifico diversi registi hanno voluto tributare un lungometraggio alla passione tutta italiana per i casinò. Memorabile la serie sul poker a cinque carte di Pupi Avati che con Regalo di Natale e la Rivincita di Natale, rispettivamente del 1986 e del 2004, ha anche vinto numerosi premi cinematografici, nastri d’argento e David di Donatello, sostenuto da un cast d’eccezione ricco di attori di primo piano come Diego Abatantuono, Carlo delle Piane, Gianni Cavina e Alessandro Haber. Come molti dei film di Avati le trame delle due pellicole risultano estremamente introspettive e complesse e spesso il gioco fornisce soltanto uno spunto per approfondire i caratteri dei protagonisti e diventa una sorta di metafora della vita. Più scanzonati e senz’altro meno riflessivi altri film cult sul gioco come Asso di Castellano e Pipolo del 1981 con Adriano Celentano e Edwige Fenech o come Montecarlo Gran Casinò di Carlo Vanzina del 1987 con un ricchissimo cast di attori e caratteristi dei cinepanettoni composto da Christian De Sica, Massimo Boldi, Ezio Greggio, Guido Nicheli e Mario Brega, tutti accomunati dalla passione per il gioco.